Di Anotnio Di Pietro
"Vi confesso che oggi mi sembrava di essere su un altro pianeta. Tutti i titoli dei giornali in prima pagina erano dedicati all’immunità di Silvio Berlusconi, mentre il Paese si trova di fronte ad una crisi economica e sociale che, forse, non ha eguali nel dopoguerra. Una situazione che mi ricorda la battuta di Maria Antonietta che, a chi le diceva che il popolo aveva fame, rispondeva: “dategli delle brioches!”. In due mesi, in due soli mesi, marzo e aprile, l’Italia ha incrementato di circa quaranta miliardi il suo debito pubblico.
Le grandi imprese, Alitalia, Telecom, Fiat si preparano a licenziare o a avviare la cassa integrazione.
Il costo degli alimentari aumenta secondo la percezione dei consumatori del 19%.
La produzione industriale è rallentata vistosamente.
Centinaia di migliaia di imprese sono indebitate e a rischio fallimento.
E noi, noi parlamentari, eletti per dare una risposta ai problemi del Paese. Noi che siamo mille, come i Mille di Garibaldi, mille persone molto ben pagate, a tre mesi dalle elezioni non ci siamo occupati dell’economia e delle famiglie, ma soltanto dell’impunità del Presidente del Consiglio e delle impronte ai bambini rom.
Tre mesi sprecati per interessi privati mentre il Paese va a rotoli. Se il Governo non si occuperà dell’economia, sarà ben presto l’economia a occuparsi del Governo."
sabato 12 luglio 2008
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1 commento:
che peracottaro dipietro !
da mesi urla per la giustizia e solleva un polverone e solo adesso si accorge in che condizioni economiche ha lasciato il paese il suo amico Prodi (di cui egli è stato uno dei principali ministri) ?
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