martedì 17 marzo 2009

FlashNews

Non sarà messa in discussione la proposta avanzata da alcuni parlamentari della Lega di mettere un tetto agli stipendi dei manager di banche e imprese che, in difficoltà per la crisi, beneficeranno di aiuti pubblici. Le proposte sono infatti contenute nell'elenco degli emendamenti al decreto «Salva-auto» considerati inammissibili per materia.
In particolare, un emendamento prevedeva che non potesse superare il limite di 350.000 euro annui il trattamento economico dei dirigenti di banche o istituti di credito che beneficiano in materia diretta o indiretta di aiuti anti-crisi. Un altro emendamento, considerato inammissibile, prevedeva che gli emolumenti corrisposti a qualunque soggetto avente rapporti di lavoro con le amministrazioni statali, o con le agenzie oppure con enti pubblici economici e d enti di ricerca, nonchè con i magistrati, non potesse superare il limite del trattamento corrisposto ai membri del Parlamento.
Ma quello sui superstipendi non è l'unico emendamento cassato dalle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera: su 400 proposte di modifica inoltrate al testo del dl sugli incentivi ai settori auto ed elettrodomestici quelle ritenute non ammissibili sono state 256. Tra queste c'erano anche quelle esaminate venerdì scorso dal Consiglio sui ministri a favore dei precari (che prevedevano, tra l'altro, l'aumento al 20% dell'indennità di disoccupazione per i cocopro).

(corriere.it)

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