domenica 20 gennaio 2008

Procuratore della Repubblica Dott. Mariano Maffei

(da: Marco Travaglio)


Ce l’aveva quasi fatta, Mariano Maffei, a chiudere la carriera senza grane.Quasi mezzo secolo con la toga sulle spalle senza un’ombra, un sospetto, un guaio disciplinare.

Ma ecco che, giunto ai 70 anni, proprio a un mese dalla pensione, nella sua qualità di procuratore capo di S. Maria Capua Vetere gli capita di dover chiedere l’arresto della moglie di Mastella e di mezza Udeur.

E’ la sua fine.

Come quella di Dorando Pietri, che dopo aver guidato solitario la maratona delle Olimpiadi di Londra 1908, crollò stremato a pochi metri dal traguardo, lo tagliò sonetto dai giudici di gara, ma fu squalificato.

All’improvviso, dopo 44 annidi onorato servizio, Maffei diventa un incapace, un cialtrone, un «magistrato estremista» e «una macchietta» come l’ha definito quel lord inglese di Clemente Mastella.

Un mese fa, alle prime indiscrezioni sull’inchiesta, parte dal ministero della Giustizia la solita ispezione preventiva a orologeria nella Procura di S. Maria Capua Vetere (dove alcuni pm ne hanno denunciati altri, ma nessuno s’era mai mosso).

Poi, quando scattano gli arresti, Mastella insulta Maffei in pieno Parlamento, auspicando che «il Csm si occupi presto di lui» (peccato che l’azione disciplinare e la richiesta di trasferimento dei magistrati spetti proprio al Guardasigilli, piuttosto distratto peraltro sui magistrali finché non si occupano di lui e dei suoi cari).

E ora su Youtube spopola il video di Matrix in cui il pover’uomo, non avvezzo alle telecamere e al savoir faire degli uomini di mondo, legge un comunicato e poi chiacchiera informalmente coi cronisti senz’accorgersi che stanno riprendendo tutto (ingenuità tipica degli orditori di «trappole a orologeria» contro poveri ministri della Giustizia).

Illustri commentatori che non hanno mai scritto una riga sulla malapolitica, se non per esaltarla, alzano il ditino per eccepire sul suo eloquio non proprio oxfordiano, sulla spiccata inflessione dialettale e sulla scarsa telegenia, mentre il Csm s’affretta ad acquisire il video in vista di una punizione esemplare modello De Magistris.

Mastella va a scavare nel suo albero genealogico fino alla terza generazione e scopre che – horribile dictu – la defunta moglie del procuratore era cugina del padre di Sandro De Franciscis, il presidente della provincia di Caserta che ha osato passare dall’Udeur al Pd.

Ce n’è abbastanza per provare che l’inchiesta è una vendetta trasversale, anzi parentale.Se invece il De Franciscis non avesse fatto lo sgarro e fosse rimasto nell’Udeur, sarebbe tutto regolare.

Invano il magistrato ricorda di aver già inquisito pure il cugino di sua moglie e assicura che, «se De Franciscis combina qualcosa di grosso, lo sbatto in galera come chiunque altro».

Ormai, come sempre avviene in questo paese marcio quando un intoccabile finisce sott’inchiesta, la presunzione d’innocenza per l’indagato diventa in presunzione di colpevolezza per l’indagatore.E così i giornali smettono di raccontare le malefatte dei Mastella Boys per dedicarsi a quelle (del tutto ipotetiche) del procuratore.

Il solito Francesco Merlo scrive il solito pezzo col solito paradosso, cioè che Mastella e Maffei pari sono («giudice e imputato finiscono col somigliarsi»), anzi il procuratore è «qualunquista» per aver osato proclamarsi «servitore dello Stato» e annunciare querela contro Mastella che «ha offeso la mia onorata reputazione».

Ora, fino a prova contraria, un magistrato mai sospettato di nulla ha tutto il diritto, anzi il dovere di proclamarsi servitore dello Stato.

E, se insultato da un politicastro in pieno Parlamento, ha il diritto anzi il dovere di querelarlo.

Ma in questo paese marcio dà fastidio che qualcuno, all’accusa di essere un poco di buono, risponda «sono una persona onesta».

Molto meglio la linea Craxi-Berlusconi-Mastella: mai rispondere alle accuse «sono innocente», ma insinuare sempre che è colpevole il magistrato e comunque annunciare che «così fan tutti».Maffei andava benissimo così com’è quando acchiappava ladri e mafiosi (siamo nel Casertano, una delle zone più inquinate d’Europa, in tutti i sensi).

Ma non va più bene, proprio a un passo dalla pensione, ora che ha acchiappato i Ceppalones.

«Ho paura», confida Mastella con la lacrima retrattile, «essere giudicati da uno come lui è malagiustizia».

Nessuno gli spiega che non sarà giudicato dal procuratore Maffei e da nessun altro procuratore, perché a giudicare sono i tribunali, non i procuratori.


Ma lui era solo ministro della Giustizia e non è tenuto a sapere queste cose.

8 commenti:

Simulacra ha detto...

E' una vergogna, ma sappiamo che al giorno d'oggi politica e religione si nutrono di spettacolarità, non di competenze né di verità, se non si è avvezzi alle telecamere si è dei più che perfetti idioti.

Tra l'altro il fatto di come sia stato violentato mediaticamente un bravissimo magistrato, che ha svolto egregiamente il suo lavoro, mostra anche che il quarto potere è sempre nelle mani dei soliti noti.

Matte ha detto...

Mastella è una simpatica macchietta..
non so se posso dirlo, perchè doveva essere una cosa segreta, ma dopo questa legislatura Mastella passerà a Zelig..
Indiscrezioni rivelano che il suo tormentone sarà "sono una povera vittima, è colpa sua!!"

Anonimo ha detto...

In questi giorni ho seguito con attenzione la vicenda Mastella. Penso che questa vicenda sia solo l'inizo e potrebbe rappresentare la goccia che fa traboccare il vaso. Il ministro ha fatto bene a dimettersi ed era il minimo che potesse fare visto che ad essere indagati sono lui, la moglie e quasi tutto il gruppo dirigente del suo partito. Attacare il procuratore Maffei per le gaffe televisive è di cattivo gusto ; Maffei mi sembra una persona perbene che ha fatto semplicemente il suo dovere. Se il Ministro e innocente potrà difendersi tranquillamente nell'ambito del processo e non attacando gli organi inquirenti dai banchi del parlamento. Un'ultima osservazione che ci tengo a fare e vorrei che i nostri politici facessero ammenda; credo che Italia se vogliamo essere competitivi come sistema paese dobbiamo iniziare a fare le cose seriamente , mi spiego, non è normale che i partiti designano i dirigenti delle Asl , aziende ospedaliere ed dirigenti di altri Enti sulla base dell'appartenza, vicinanza ad una certa area politca; ritengo che i responsabili dei vari Enti a tutti i livelli debbano essere individuati sulla base dei titoli conseguiti e delle capacità dimostrate, insomma bisogna che vengano scelti i migliori indipendentemente dall'appartenza politica. Solo così potremmo frenare il declino del nostro bel Paese.

aldus_r ha detto...

In questo paese nel quale l'illegalità è diventata regola e normale modo di vivere, se un magistrato si permette di inquisire un politico, immediatamente tutto il Parlamento si coalizza per difendere il collega. Il magstrato, oltre a ricevere improperi con l'uso di aggettivi volgari, viene immediatamente messo sotto inchiesta. I politici, che dovrebbero essere i primi a dare esempio di equilibrio e rispetto verso la magistratura, aggrediscono ed offendono, convinti in tal modo di difendersi. L'obiettivo palese è quello di mettere in cattiva luce il magistrato inquisitore per evitare il processo. E' una vergogna tutta italiana che ci rende ridicoli, poco seri e credibili in Europa. Aldus_r

flo ha detto...

Se Mastella ce l'ha con lui, sicuramente questo signore è una persona onesta e seria, tutto il contrario di lui.

Anonimo ha detto...

non posso far altro che concordare con i commenti precedenti, però devo dire che un servitore dello stato dovrebbe saper parlare e relazionarsi in toni e maniere normali almeno.
detto questo, visto che non sto a giudicare la forma ma il contenuto, spero che le prove nell'inchiesta non si fermino alle sole intercettazioni, altrimenti credo che la ditta UDEUR la faccia a franca.
è impossibile comunque che qualche ora prima che l'ordinanza di custodia sia resa pubblica, gli indagati già ne siano a conoscenza. è la solita storia...

Beca ha detto...

Ma secondo voi arriveranno mai alla fine delle indagini.. e se anche ci arrivassero, secondo voi non sarà già prescritto il reato?

italia paese assurdo

Anonimo ha detto...

Giusto,come la battuta di Swartzenegger nel film sui Simpson:
"IO SONO QUI PER REGGERE,NON PER LEGGERE!"
Comunque l'attacco di Mastellone ad una persona significa il consacramento dell'onesta di questultima.
Buona settimana ragazzi,Giorgio.