La stesura di questa lettera non sorprende nessuno.
Dopo LE DIMISSIONI IRREVOCABILI DI ILDA BOCCASSINI (che non risparmia critiche nemmeno ai suoi colleghi “Siamo diventati una corporazione, serve pulizia tra di noi”“Magistrati, fate autocritica”, perché «tanto tempo è passato ma niente è cambiato, come fossimo nella Palermo del principe di Salina») da Milano arriva un' altra sonora randellata ai danni di chi ha reso la giustizia una macchina traballante ed inconcludente.
«Noi giudici del dibattimento? Lavoratori socialmente inutili. Ci sentiamo come i lavoratori americani degli anni Trenta, quando la logica economica del New Deal creava occupazione solo per consentire di percepire lo stipendio da spendere per far ripartire l'economia depressa: oggi pm, avvocati e giudici percepiscono lo stipendio (tutti dallo Stato) per fornire una giustizia penale del tutto inutile».
«uno stato d'animo: di inutilit໫si aggrava se si considera l'altro 40% di processi che, pur contro imputati identificati e avvisati, riguardano reati per i quali il destino è o la prescrizione o l'indulto in caso di condanna ». Capolinea anche di molti gravi reati di competenza invece collegiale, «che impegnano ogni giudice per 8/10 udienze al mese, circa 100 giorni l'anno, in media dalle 9 alle 17», per definire nel complesso «in un anno circa 750 processi, una media di 30 per ogni collegio ».
Da quando è stato approvato l' indulto vi sono «facce più rilassate accolgono una condanna ad una pena rilevante con buona indifferenza, perché tanto non porterà mai alla carcerazione. L'unico servizio che provoca condanne e carcere » è «la bolgia dantesca» del «turno delle direttissime: una trentina di arresti al giorno per reati bagatellari, commessi quasi solo da stranieri irregolari che determinano condanne tra i 3 e i 12 mesi», queste le sole ad essere «tutte rigorosamente espiate». Sia chiaro, «non vogliamo carcere per tutti, né siamo stati tutti contrari alle ragioni dell'indulto». Ma «un sistema repressivo che non reprime», esemplifica il giudice Ilio Manucci Pacini, «è una fabbrica che non produce, è un ufficio che non rende un servizio che gira a vuoto». Con «lo Stato che paga magistrati, amministrativi, strutture, interpreti, difensori d'ufficio, notifiche: tutto per sentenze il cui senso ci sfugge».
L' indipendenza interna ed esterna della Magistratura sta calando a picco..Le difese sono crollate, la resistenza non è accanita come quella sul Piave a cui Borrelli, nel 2002, si rifaceva..Con una scuola che sta diventando la peggiore del mondo, con una classe dirigente che alle nuove leve da solo l' esempio del "Chi arraffa di più vive più a lungo", con un informazione schiava che, in quanto tale, assurge a principale concausa del declino della nostra Democrazia, il destino dell' Italia sembra inevitabilmente quello prospettato dal Censis:
“Poltiglia di massa, mucillaggine, insieme inconcludente di pulsioni ed emozioni individuali che non dà spazio al collettivo, è ripiegata su se stessa e non guarda al futuro”
Io non ci sto.
10 commenti:
non ci dobbiamo stare no!
La separazione tra i poteri in uno stato costituzionale è d'obbligo.
Le ingerenze politiche nelle vicende giudiziare dovrebbero essere inesistenti!
argomento come sempre efficace,
grande nick
eheheheheh...
qualcuno capirà le mie risate...
A 14 anni "sei interessato di giurisprudenza"(non so cosa voglia dire)??
Anyway, questo è spam.Siccome non cè due senza tre, tolgo il due ed evito il tre.
Ti invito a leggere qui
http://ilmacchi.blogspot.com/2008/01/doverose-precisazioni.html
..E, più in generale, a leggere e a evitare di cheidere scambio Link.
Sono cose che vengono da sole.
Ci sono rimasta male anch'io della descrizione firmata Censis, anche se a guardarci intorno non è che siano tanto lontani dalla realtà, purtroppo. Ciao!
ciao! Bel blog, complimenti!
Come ha conosciuto il mio (scraccino.spaces.msn.com)? Immagino tu abbia letto l'indirizzo sul forum di Travaglio!
Cmq a presto, ciao!
La realtà della giustizia italiana è stata bacchettata più volte dal parlamento europeo, lungaggini e sfinimenti per aver giustizia, le carceri sono strapiene anche per questo motivo, in attesa di giudizio possono passare anni,al di là del giudizio finale.
Ma quando si legge che manca la carta per le fotocopie nelle aule di giustizia,direi che deprimersi è un eufemismo.
In risposta al tuo commento sull'evasione fiscale,scontrini,etc,etc.
Ciao Fabri,
Non posso che condividere il tuo commento, tenendo presente la potenzialità di questo fenomeno,cioè la diffusa mentalità all'evasione fiscale, alla costruzione edile illegale, ad aver abituato ai condoni fiscali questi "fenomeni".
Un esempio per tutti, dalle statistiche guadagna più un insegnante scolastico che un gioielliere, un esempio che farebbe ridere chiunque al mondo ma da queste parti è assolutamente normale.
Buon inizio settimana,Ivo
Eh, sono cose che fanno male al calcio...
Concordo con Ivo.
mamma mia, sembra che ci siamo scatenati contemporaneamente su tutti i blog sul tema giustizia in questa settimana.
Ragazzi,
complimenti perchè fate delle postate analisi e dati sempre molto interessanti.
Vi seguiamo e vi aspettiamo per conoscere la vostra opinione sulla proposta legislativa che stiamo lanciando per l'incontro con Peter Gomez il prossimo 6 febbraio.
All'incontro vi citeremo come partecipanti a questo dibattito che stiamo creando fra blog, insieme ai ragazzi di Venezia, Bergamo, e ai lucani.
Ciao
Ale
Intanto un grazie Ale per la citazione... Purtroppo per la "visita" a Roma, sarà un pò problematico, gli esami incombono e sarà difficile essere presenti... e questo ci rattrista perchè sicuramente sarebbe molto interessante partecipare a questo meeting...
In relazione all'articolo, NESSUNO CI DEVE STARE! Noi "macchisti" siamo tutti di giurisprudenza (tranne Giova) e crediamo fortemente in quella che un giorno (si psera) sarà la "nostra ragione di vita"!! La Magistratura per alcuni di noi, è un sogno e crediamo fortemente in questa "classe"!!! Purtroppo come ha detto Ivo, siamo continuamente bacchettati da tutta l'Europa, perchè siamo troppo regrediti su questo piano (giustizia)... Però niente è irrisolvibile, tutto con una bella rimboccata di maniche e con un pò di sudore può cambiare!
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