venerdì 4 gennaio 2008

Tutto Esaurito

A settembre del 2000 il governo di centrosinistra varò il nuovo regolamento di esecuzione dell'ordinamento penitenziario che prevedeva la ristrutturazione di buona parte dei 214 istituti di pena, con un occhio di riguardo agli standard igienico- sanitari e ai diritti dei detenuti: acqua calda nelle celle, toilette separate, celle per non fumatori, parlatori senza vetri divisori, cucine per un massimo di 200 coperti, etc. Tempi previsti per la realizzazione delle opere: 5 anni, come stabilito dalla norma transitoria. Investimento stimato dal Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria): 400 milioni di euro. Sette anni dopo la pubblicazione di quello che fu definito «un libro dei sogni», basta scorrere i dati del monitoraggio sollecitato al Dap dal sottosegretario Luigi Manconi (Giustizia) per capire cosa non è cambiato nelle carceri italiane. Nonostante l'indulto, si parte già da una situazione di sofferenza: oltre 49.442 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 43.213 posti. In questo quadro, solo il 16% delle celle sono a norma: 4.763 su 28.828, mentre circa 1.750 sono in via di ristrutturazione. Ma le medie nazionali non rappresentano i casi limite: se, infatti, a San Vittore (Milano) 242 celle su 590 hanno disponibilità di servizi igienici, a Secondigliano (Napoli) nessuna delle 802 celle ha l'acqua calda e solo 11 hanno la doccia.

I detenuti che non tollerano le sigarette, poi, devono soccombere in Campania (zero celle per non fumatori su 2.820) e Lazio (zero su 3.297). I tassi di crescita C'è da aggiungere che la ristrutturazione mancata — anche nei 5 anni in cui ha governato la Cdl è stato fatto molto poco per mancanza di fondi — ha, per così dire, perso il treno straordinario dell'indulto varato nel-l'estate del 2006 con il voto di due terzi del Parlamento. Al 31 luglio del 2006, con 60.710 detenuti presenti (quasi 18 mila in più rispetto alla capienza regolamentare) sarebbe stato impensabile avviare grandi lavori di ristrutturazione. Ma già il 31 agosto dello stesso anno, quando le presenze erano scese drasticamente a 38.847 unità, avrebbe avuto un senso avviare la manutenzione straordinaria. Da quel momento in poi le carceri italiane hanno iniziato a riempirsi nuovamente. Dal mese di ottobre 2007, i tassi di crescita della popolazione carceraria (emergenza romeni, decreto sicurezza, etc) hanno sfondato quota mille al mese per raggiungere la ragguardevole cifra di 1.308 detenuti in più registrati tra 5 novembre e il 3 dicembre. E questo vuol dire che alla fine della prossima primavera si tornerebbe a superare il tetto dei 60 mila in carcere raggiunto nella fase pre-indulto. Fine del «libro dei sogni» voluto dall'allora Guardasigilli Oliviero Diliberto? Il ministro Clemente Mastella, quando è stato tirato in ballo per gli istituti di pena non utilizzati e quelli mai costruiti, ha accusato il collega Antonio Di Pietro: «I fondi sono del ministro delle Infrastrutture, io posso indicare la collocazione dei nuovi istituti. Ma i fondi li deve destinare Di Pietro». E lo stesso Mastella ha illustrato quali e quante siano le difficoltà dell'edilizia carceraria quando, lo scorso 26 novembre, ha inaugurato l'istituto di Gela (48 celle, tutte con bagno): il carcere progettato nel '59, finanziato nel '78 con cantiere aperto nell'82, ultimato mezzo secolo dopo grazie all'impegno dei sindaci Franco Gallo e Rosario Crocetta. «Sono dieci le nuove carceri in costruzione e 28 quelle in cui ci sono lavori di ristrutturazione», riferisce il sottosegretario Luigi Manconi che cita le Finanziarie del 2001, del 2002 e del 2007 «con evidente buco nei 5 anni di governo del centrodestra». Il Dap — guidato dal direttore Ettore Ferrara e dal vicedirettore «interno» Emilio Di Somma, con la direzione detenuti affidata ancora per qualche mese a Sebastiano Ardita (magistrato) — ha fornito tempestivamente i dati sull'attuazione del nuovo regolamento del 2000 e questo, in via Arenula, viene letto come l'indice di una vera e propria rivoluzione culturale. Spiega, dunque, Manconi: «Per la prima volta il Dap fa un'autoanalisi e questo consente di immaginare una riforma dopo l'indulto perché, oggi, senza l'indulto noi saremmo a una cifra stimabile di circa 80 mila detenuti. Ovvero uno stato di totale illegalità, una situazione invivibile per quanti lavorano dentro le carceri, un inferno per i detenuti e, quindi, una situazione ad alto rischio, al limite di un possibile collasso o esplosione».

Il punto di vista del governo non collima con quello del maggiore sindacato degli agenti penitenziari (Sappe) che pure riconosce a Mastella un impegno straordinario per affidare al Corpo la creazione dei nuclei di verifica esecuzione penale esterna: ovvero le pattuglie (5-6 mila agenti in tutta Italia) che a regime controlleranno i detenuti che usufruiscono delle misure alternative. Tuttavia sul lavoro fin qui svolto nelle carceri, il segretario del Sappe Donato Capece è assai critico con il governo: «Quella dell'indulto è un'occasione perduta perché il governo si era impegnato a cambiare la faccia organizzativa del carcere. Ma qui non c'è un soldo neanche per imbiancare le celle o per pagare i "Mof" (i detenuti che attuano la manutenzione ordinaria fabbricati, ndr)». E ancora, per rimodernare gli alloggi e le mense degli agenti di Bollate (Milano), il provveditore per le carceri della Lombardia, Luigi Pagano, ha stipulato una convenzione con l'Alitalia per fare issare sul tetto del-l'istituto un grande cartellone pubblicitario visibile dalla Milano-Laghi. Ma tutto questo non basta. I diritti negati In questa situazione di precarietà, denuncia l'ong Antigone, non diminuiscono gli eventi critici. Nei primi 11 mesi del 2007 ci sono stati 52 suicidi tra i detenuti (43 quelli comunicati dagli istituti penitenziari al Dap) contro i 50 del 2006 e l'altro giorno si è suicidato nei pressi della stazione di Bologna il capo degli agenti del carcere di Modena. Nelle celle i tentativi di suicidio sono stati 116 e gli atti di autolesionismo 3.413. Se il Dap di Ferrara ha posto particolare attenzione ai «nuovi giunti» (la circolare sul trattamento dei nuovi ingressi è della scorsa estate), un carcere in cui il detenuto rimane mediamente pochi giorni ha bisogno di figure terze di controllo. Per Patrizio Gonnella («Antigone ») il Parlamento ora deve fare un altro sforzo per approvare due ddl: quello che istituisce il reato di tortura (testo già passato alla Camera e modificato in commissione al Senato) e quello del garante nazionale dei detenuti (approvato a Montecitorio).

Tratto da un articolo di Dino Martirano



N.d.r.: E' di questi giorni l articolo dell' espresso che tratta il medesimo tema "Odissea carcere - Dopo un anno l'effetto indulto è già svanito. Spazi insufficienti, poco personale e leggi come la Bossi-Fini che continuano a spedire in prigione migliaia di extracomunitari. Così le carceri italiane scoppiano di nuovo"


Non è che per caso la vera soluzione al problema stia nell' aumentare investimenti nel settore penitenziario, costruendo nuove carceri e assumendo nuovi addetti, piuttosto che buttare fuori pericolosi criminali?
Non sarebbe il caso di invertire la tendenza del "carcere anche ai lavavetri" e punire con la detenzione solo reati per il quale questo rimedio sia non solo legittimo, ma proficuo e per la comunità e per il reo, che dal carcere deve essere riedsucato e non incattivito?
E' forse chiedere troppo pretendere il rispetto del NOSTRO dettato costituzionale?

18 commenti:

Fabri ha detto...

Purtroppo, nessuno capisce queste tue ultime "rischieste". é inutile parlare di sovraffollamento delle carceri, se il 50% (dati a caso) sono spacciatori o ladruncoli. Secondo me un carcere deve contenere esclusivamente chi con il carcere impara la lezione. Gli altri, i drogati, gli alcolisti, gli spacciatori e i ladri di caramelle, al posto che tenerli in carcere per 10 giorni e occupare per 10 giorni X celle, dovrebbero essere mandati in delle apposite (alcune esistono già) "case di recupero" dove esiste la vita carceraria ma non la massima sicurezza! Secondo voi ad Alcatraz tenevano anche gli spacciatori? O ci tenevano esclusivamente le persone davvero persicolose (considerando che era un carcere di massima sicurezza). E oltretutto se al posto che 60mila carcerati non ce ne sono 100mila è perchè esistono i vari, Fiorani, Ricucci, Consorte e altre varie persone che finiscono ai domiciliari, sennò le celle sarebbero occupate anche da loro!

In Italia siamo pieni (specialmente al sud) di carceri, ospedali, scuole, fabbriche costruiti negli anni 70 e lasciati a metà, che con il passare del tempo vengono utilizzati da barboni o extracomunitari come case, o peggio ancora come discarica di cioè che non vuole essere reso noto (vedi l'amianto).
é normale questo?! al posto che ripartire da 0, si potrebbe ripartire da 20 per arrivare a 100...

Tutte i vari immobili abusivi costruiti in Italia, io sinceramente non capisco quale sia il senso di distruggerli, sono costati soldi (anche se illegali sono soldi), costano soldi per demolirli, costano soldi per pulire tutto e magari costano soldi per ricostruire... Una volta che sono stati scoperti come abusivi, secondo me, se sono a regola, se stanno in piedi davvero, questi immobili potrebbero benissimo essere utilizzati per altri scopi. Sono tutti soldi che vengono rispiarmiati...
Secondo me in Italia sperperiamo troppo...e per le cose serie non c'è niente da utilizzare.

Cmq Nick mi spieghi cosa sarebbe il ddl che istituisce il reato di tortura? che detto così è brutto da sentirsi dire!

KciN ha detto...

"Cmq Nick mi spieghi cosa sarebbe il ddl che istituisce il reato di tortura? che detto così è brutto da sentirsi dire!"

Non direi.Sarebbe brutto solo se mancasse la parola "reato"!

Tutto chiaro adesso?

Brutta semmai è la situazione attuale!

Beca ha detto...

la civiltà di una nazione si vede anche dalle proprie carceri..

Dei lavori forzati che ne pensate?

Anonimo ha detto...

Il problema reale secondo me è un altro,perchè abbiamo le carceri piene?Un paese con le carceri piene è un paese dove il lavoro latita se ci sono i ladri,i problemi sono gravi se serve drogarsi per dimenticarli la vita vale poco se ci sono molti omicidi.
Giorgio.

Fabri ha detto...

Lavori forzati se intesi come servizio civile, pulire le città, pulire i boschi, lavorare nelle mense dei poveri (naturalmente con ladruncoli e spacciatori, non con assassini) io sarei favorevolissimo... in America lo applicano abb spesso, in Italia sempre meno... Io ritengo che sia una giusta "pena" per chi cmq non ha commesso un reato enorme! ma non "ti becco con 10kg di eroina = 10 ore di lavoro", ma bensì ti becco con l'eroina 1000 ore di lavoro... deve essere una pena, non uno sconto del carcere!

KciN ha detto...

Interessante osservazione Giorgio..sarebbe da approfondire sicuramente..

Per quanto riguarda i lavori forzati, bisogna vedere cosa si intende e se sono inseriti in un percorso complessivo di rieducazione del detenuto..

Inoltre bisognerebbe iniziare a mettere l' accento sulle possibilità di integrazione di un ex detenuto nella scoietà(non tutti hano la possibilità di finire in Parlamento)..

C'è tanta ipocrisia in Italia..

Fabri ha detto...

Si nick, sono d'accordo con te, dovrebbero esserci dei giusti processi di reinserimento nella società, in quanto cmq per un ex detenuto le porte dei lavori onesti si chiudono molto presto... se ci fosse un buon percorso di riabilitazione (vero!), io penso che cmq un ladruncolo o uno spacciatore, possa tranquillamente reimmettersi nella società e nel mondo del lavoro...

Il problema è che siamo noi i primi svogliati a destinare risorse e forse nel riabilitarli...

Anonimo ha detto...

Le carceri sono costantemente piene e lo saranno sempre, complice una giustizia che tiene il presunto reo in carcere per alcuni anni,dovranno subentrare pene detentive alternative,tipo braccialetto elettronico per chi è stato condannato per reati minori, il costo di ogni detenuto è altissimo per la collettività,per non esser incompreso,specifico che non vorrei il ritorno dei lavori forzati,ma perlomeno stimolare questo aspetto per la duplice funzione dello sconto di pena e apprendere un mestiere.

In risposta al tuo commento sull'articolo tragicomico di Marco Travaglio.

Ciao Nicolò,

Se sei giovane e con un lavoro precario o manco averlo,inutile darti dei consigli, perlomeno provare a cambiare aria.
Se invece hai la mia età, sopportiamo questa ormai normale cronaca.

Auguri in qualsiasi caso.

Ivo

Anonimo ha detto...

si fateli stare anke bene i detenuti...si devono pentire amaramente di quello ke hanno commesso...e nn volete la pena di morte vabene...però anke discutere sulla situazione dei detenuti e criticarla mi sembra un pò eccessivo...vabene così secondo me perchè nessuno ce li ha fatti andare in galera e nn mi importa se le condizioni sono inumane...BEN GLI STA'...e su questo nn mi potete dare torto...
by Miche88

KciN ha detto...

E' chiaro che la vita non ti ha dato modo di comprendere certi aspetti basilari per la crescita EMOTIVA ed emozionale essenziale per qualsivoglia uomo che cammini su questo pianeta, percui mi esprimerò con altri termini..

Preferisci, al netto della situazione attuale, che un detenuto esca incattivito e continui a delinquere anche dopo il carcere, o un detenuto almeno parzialmente "rieducato" a cui venga data la possibilità di reinserirsi e uscire dal circuito criminoso in cui era entrato?

Ricordiamoci inoltre che non tutti i reati sono ugali..

E poi scusami, i diritti fondamentali ed inviolabili dell uomo possono venir meno solo perchè rubi un pacchetto di apsta al super mercato?E' questa la tua scoietà?

Allora anche chi fuma e fa cose similari è un essere umano di "serie b"..Idem chi guida senza cinture e via dicendo..

Mi fai rabbrividire..

Anonimo ha detto...

Cosa stai farfugliando...ci sono ben più altri grossi problemi prima di spostare l'attenzione sulle carceri (tipo emergenza rifiuti)...se parli di diritti inviolabili beh queste persone ke sono in carcere li hanno violati, devono essere messi in carcere e si devono anke un pò pentire di quello ke hanno fatto altrimenti ke punizione sarebbe???se i carceri si faranno diventare come un edificio con qualsiasi comodità nn sarebbe più una pena ma una seconda casa dove stare...e poi il delinquente nn può diventare più cattivo perchè avendo conosciuto le dure condizioni del carcere nn ci vorrebbe andarci mai più...nn tutti i reati sono uguali infatti le pene sono diverse...per concludere nn ho mai visto andare in carcere una persona ke nn abbia messo le cinture in macchina o ke abbia rubato un pacco di pasta...ma dai cosa dici???
by Miche88

KciN ha detto...

Ma possibile che riesci a raigonare solo per estremi??

Ah ora chi viene brutalizzato dal carcere esce con la voglia di non rientrarci mai più e si mette su una strada pia e grama per il resto della sua vita?E dimmi, su quali fonti ti basi?Mero ragionamento pseudo logico strampalato o hai a disposizione dati o espreinze?
Io qui qualche dato te lo cito..
Dovresti lasciar perdere i ragionamenti in astratto..

"per concludere nn ho mai visto andare in carcere una persona ke nn abbia messo le cinture in macchina o ke abbia rubato un pacco di pasta...ma dai cosa dici???"

Interessante, quindi per te l' illecito o il reato esiste solo se uno vai in carcere..Spero per te che tu non sostenga questa tesi all' esame di Diritto Penale!

Anonimo ha detto...

Guarda ke te hai messo in gioco il reato di ki ruba un pacco di pasta al supermercato o le cinture di sicurezza, certo ke nn devono andare in carcere...hai travisato quello ke ho detto...le mie fonti sono telegiornali e quotidiani..e nn sono certamente ragionamenti in astratto..e lo so ke tutti i reati nn sono uguali nn importa ke melo ricordassi te...

Beca ha detto...

Ovviamente inteso come pena.. non deve esser certo una vacanza!

Forse da quel punto di vista farebbe meglio il lavoro che la detenzione in carcere.. perchè sarebero utili alla nazione e perchè passare 10 anni a lavorare (anche facendo lavori duri), invece che rinchiusi in una cella funziona meglio come deterrente..

Fabri ha detto...

Mighe, non è farli stasera bene con i "lavori forzati", non è una vacanza o uno sconto del carcere. é semplicemente un'alternativa al carcere! Non che ti alzi alle 9, vai a giro tutto il giorno, lavori 2 ore e poi vai in discoteca!

Se è un'alternativa al carcere, deve essere una pena! Capisco lo scetticismo, ma se applicata ammodo, può essere un'ottima alternativa al sovraffollamento, in quanto spacciatori, ladruncoli, guidatori briai ecc, potrebbero benissimo operare in questi campi (non comportano un pericolo per la collettività).

Dai mighe ragiona un pò!

Anonimo ha detto...

Di lavori forzati nn ne ho neanke parlato...io dicevo sempre sulle condizioni del carcere ke devono essere dure e mi sembra ke così vadino pure bene...per quanto riguarda i lavori forzati potrebbe essere un idea...
by Miche88

Anonimo ha detto...

Il problema delle carceri non di scarsea importanza ma nemmeno di facile soluzione.
Da una parte abbiamo i diritti dei detenuti che, nonostante qualcosa di male abbiano fatto (speriamo..), rimangono sempre esseri umani, e dall'altra abbiamo una risorsa scarsa e suscettibile di usi alternativi, il denaro.
Ora investire denaro nelle cvarceri, per garantire una vita quantomeno decorosa a delle persone sembrerebbe una necessità primaria, assolutamente inderogabile, sembrerebbe.
Ebbene quel sembrerebbe che darà noia a molti, è d'obbligo, perchè, come si legge sui giornali, e si vede in giro, anche molte persone (non-italiani E italiani) oneste faticano ad arrivare a fine mese, anzi, non ci arrivano propriio!!!!
Molti italiani (e non italiani) onesti muoiono giorno per giorno in icnidenti sul lavoro, molti italiani (e non italiani) sono vittime della c.d malasanità, la polizia, quella che protegge i cittadini (e i non-cittadini) dalla criminalità è in sotto-organico e senza fondi, i rifiuti sommergono una città, come napoli, che è famosa nel mondo con non poche conseguenze pregiudizievoli per la salute dei suoi abitanti (non parlo di "puzza" ma di tumori ai polmoni), insomma, usi alternativi per quei soldi ve ne sarebbero, e non di scarso rilievo.

E' facile dire "meglio carceri migliori, a 5 stelle" però bisogna fare i conti con la dura realtà, L'italia è un paese in forte recessione ecoomica (stiamo precipitandooooooo) checchè ne dica il nostro amicone Prodi.
I soldi scarseggiano per settori vitali quali istruzione, sanità, difesa, e chi più ne ha più ne metta.
L'unico in cui non scarseggiano è la politica =P
Quindi una proposta interessante, e parecchio provocatoria sarebbe di ritornare a come si era sotto il re, in cui i "politici" non erano pagati, se non con l'onore di servire l'Italia (e non loro stessi).
Con un miliardo di euro molte cose si risolverebbero.

Certo è che se dovrà essere fatto un bilanciamento (e così sarà, dato che i soldi per tutti non bastano) spero solo vengano privilegiati prima gli onesti e dopo, DOPO, in via residuale, quelli che ahnno un debito (er non un credito) verso lo Stato.

In fondo il significato della pena è proprio questo, altrimenti con prigioni a 5 stelle che effetto deterrente avrebbe?

Inoltre, sinceramente parlando, anche se fumatore incallito, metterei la piorità alle celle per non fumatori piuttosto che a quelle con cacatoio, perchè in un modo si lede il diritto alla salute, nell'altro si crea solo un piccolo disturbo.

Fabri ha detto...

Una cosa è il carcere a 5 stelle, una cosa è trattare i detenuti come maiali in un porcile... Anche loro hanno bisogno di rispetto e un minimo di tutele! non ti parlo di rubinetteria in oro e cessi ergonomici, ma il rispetto ci deve essere!