domenica 17 febbraio 2008
Umile e Giusto
Stamani alle ore 11 nella chiesa della Madonna a Livorno è stata celebrata una messa in onore del dottor Mario Canessa, il quale è stato nominato, il 21 Gennaio 2008, "Giusto tra le nazioni" un titolo asseganto da Israele ai non ebrei che hanno contribuito a salvare gli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Il dottor Mario Canessa, 91 anni, nel 1943 è stato incaricato dal CLN di Tirano (Sondrio) di portare oltre il confine svizzero tutta una serie di persone: ebrei, soprattutto bambini, ma anche prigionieri politici e i ricercati dalla polizia della RSI; il dottor Canessa, poliziotto, allora di stanzia a Tirano, poi divenuto prefetto, compì numerosi viaggi in montagna per portare queste persone in Svizzera, evitandone così la cattura da parte dei nazifascisti, e salvandogli la vita da morte certa.
Il dottor Canessa, a differenza di altri, ha tenuto sempre segreta questa cosa; gli unici a sapere ciò che aveva fatto, oltre ai diretti interessati, erano lui e sua moglie, ora defunta.
Però il segreto è stato svelato, e riportato alla luce della storia, non da lui, ma proprio da una delle persone da lui salvate che, ricoverato a Firenze qualche mese fa, ne ha parlato, per caso, con un rappresentante della comunità ebraica di Livorno, il quale si è messo subito a cercare il dottor Canessa, e dopo aver avuto conferma dei fatti accaduti, ha diramato la notizia: il dottor Canessa il 21 Gennaio 2008 è stato nominato "Giusto tra le nazioni" dallo Yad Vashem, il museo della shoah di Gerusalemme, il quale, oltre ad aver insignito di tale titolo il dottor Canessa, ha scolpito il suo nome accanto a quello degli altri Giusti all'interno del museo, e ha piantato un olivo nel Giardino dei Giusti, con tanto di targa, in perenne memoria del dottor Canessa; egli inoltre, il 27 Gennaio, giorno della memoria, è stato ricevuto dal presidente Napolitano che gli ha conferito la "Medaglia d'oro al valor civile".
Oggi la comunità parrocchiale gli ha reso omaggio, a celebrare la Messa, oltre al parroco, c'erano anche il Vicario generale mons. Paolo Razzauti e il Vescovo emerito di Livorno mons. Alberto Ablondi, il quale ha sempre cercato il dialogo con gli ebrei, i quali lo stimano moltissimo. La diocesi di Livorno, onorerà il dottor Canessa il 22 Maggio, nel giorno di S. Giulia.
Le parole di Mario Canessa oggi sono state per il ricordo del salvataggio di un bambino ebreo, che è stato quello che ha reso pubblica la vicenda, e per i bambini presenti dicendo che devono conoscere la storia affinché non si ripetano certi eventi, che nascono solo dall'odio verso il prossimo. Mons. Ablondi ha invece ricordato che persone come il dottor Canessa sono un dono, e che anche noi dobbiamo farci dono agli altri.
Vicende come queste ci possono dire che non si può dimenticare il passato con i suoi orrori, e non lo si può insabbiare o rivedere come vorrebbero certe persone!
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1 commento:
E' emozionante constatare l'umiltà e il coraggio di quest'uomo, che per tanti anni ha taciuto la sua opera in favore degli oppressi durante la guerra.
Bisognerebbe divulgare al massimo questo tipo di esempi, ne abbiamo bisogno, in questa crisi di valori.
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