giovedì 8 maggio 2008

Il peso delle parole


Chiede "una pena esemplare [...]" per il ventenne rumeno, fermato a Civitavecchia, che ha confessato di aver ucciso i coniugi Meche. Poi ribadisce l'idea della pena di morte: "Se può servire da deterrente - ha detto il primo cittadino - ben venga".

In quattro parole ha demolito secoli di evoluzioni sociali, filosofiche e scientifiche.

Un aperitivo di ciò che ci aspetta con al governo persone che espongono simili manifesti

"Il Sonno della Ragione Genera Mostri", come ci insegnò Goya più di 200 anni fa.

Di Mostri il primo cittadino di Sora ne ha generati troppi, con troppe poche parole.Una Mostruosa esibizione di inefficenza cognitiva e di relativa irresponsabilità Istituzionale.

Certo, la cronaca non è nuova a simili paesanate, espresse quando dall' uno, quando dall' altro PRIMO CITTADINO (rabbrividisco a pensare cosa riesca a fare l' ultimo) della qualsivoglia cittadina.

Questo, tra l' altro, è uno dei più ricorrenti e, se vogliamo, meno scandaloso alle nostre orecchie.

La ragione è semplice: Non ne cogliamo tutte le implicazioni.

Da quando le Istituzioni esistono per salvaguardarci e aiutarci nel nostro sviluppo personale ed interpersonale (ossia da quando non sono strumenti in mano di un tiranno per la conservazione violenta ed autoritaria del proprio potere assolutistico), si sono palesati dei principi di Giustizia fondamentali non solo in termini umanistici, ma anche utilitaristici e funzionali:

_Proporzionalità della pena con il fatto commesso
_Personalità della responsabilità penale

Il primo, noto fin dai tempi di Beccaria, afferma (anche) una insindacabile esigenza di proporzionalità tra la pena ed il fatto commesso.

Il secondo afferma la supremazia della persona umano su qualsivoglia fine perseguito dal detentore del potere politico del momento e, serve ad esigere che a rispondere di un Reato sia la PERSONA , nella sua valenza interna ed esterna.Ciò implica che un soggetto risponderà solo del reato da lui commesso e solo nella sua oggettiva (lesione di interessi&Co.)e soggettiva (Elemento del dolo e della colpa &Co) gravità.

Bandisce, in parole poveri, ogni possibile strumentalizzazione della persona umana per fini (in questo caso general preventivi) che non gli sono propri e che non hanno nulla a che vedere con la punizione per il fatto commesso.

Fini che, qualora prevalessero, concorrerebbero all elaborazione di un sistema che non sarebbe più di Giustizia (Ossia teso a tutelare il cardine sociale-relazionale della società), ma di rivalsa, nel quale le vicende sanzionatorie sarebbero legate a niente altro che al contingente spirito ricorsivo manifestato dai soggetti incaricati della repressione, finendo per ancorare a criteri di ingiustizia, e in quanto tali meramente arbitrali, l' irrogazione di sanzioni penali (a cui invece sempre bisogna ricorrere come extrema ratio).

Appare quindi come un insanabile parossismo richiedere una pena che sia "esemplare" (e quindi che sia incisiva al di là del fatto e al di fuori di ogni considerazione.Si potrebbe addirittura evitare il processo) e allo stesso tempo "certa" (la pena non può esser tale se non è ancorata al fatto commesso e a criteri obiettivi.I consociati non possono orientare le loro condotte con certezza in un sistema che fa dipendere gli esiti repressivi dalla mutevoli percezioni emotivo-allarmistiche di determinate condotte).

Non solo, risulta essere una mostruosità talmente radicale da estirpare le radici stesse di qualsivoglia sistema giudiziario, lasciando la società esposta alle perversioni emotive dei governanti.

E allora via il principio di Proporzionalità (non può trovare ascolto in un sistema irrazionale, dove a seconda del momento storico, un furto può esser punito più severamente di uno stupro), via il principio di retroattività, via qualunque funzione sociale e socializzante della pena (che non funge più da cardine primordiale atto a salvaguardare il tessuto sociale e a tutelarne e garantirne lo sviluppo), vai qualunque criterio di Personalità, via anche il Giudice.

Spazio alle pulsioni delle bocche larghe, spazio alle percezioni allarmanti, spazio all arbitrio.

Spazio alla pena di morte, riconoscimento ultimo della totale assenza di valore e dignità dell' essere umano, sacrificato sull' altare di perverse quanto emotive esigenze para-prevenzionistiche.

Ben venuti nel sistema dell auto distruzione.

Gli epifenomeni come centro delle questioni sociali, in nome di una copertina.

Una copertina dal prezzo altissimo però: La nostra società.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, intanto che tu mi parli in astratto, io mi devo difendere da un albanese che mi minaccia.

Anonimo ha detto...

.....l'albanese di cui sopra, per questioni di " vicinato " ( parcheggia dove non deve, nella fattispecie davanti il mio box ), urla e sbraita.Io non mi faccio intimorire ( anche perchè vorrei entrare nel mio box.. )Lui mi minaccia.

Io lo denuncio per minaccie.

Lui mi querela per diffamazione.

Io sento più tutelato , dallo stato, lui di me.

Per cui, i discorsi astratti, scusatemi tanto, ma me li butto su per il culo.

E sto per cambiare casa, perchè il condominio dove vivo, è diventato un suk, un ghetto, invivibile.

Ma a me piaceva.

E lo stato se ne fotte, non ha mezzi per contrastare la criminalità , il degrado urbano , i clandestini ospitati dal marocchino oppure dall'albanese.

Vedi, tu ne parli in astratto, io ci vivo.

Ma ti garantisco, che dover chiamare i Carabinieri ogni 15 giorni circa, per questioni di vicinato, non è bello.

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Fabri ha detto...

Chiunque del caffenero abbia fatto questi commenti, bhè...

Comunque siccome non vi abbiamo fatto niente e voi niente a noi, io direi di smetterla perchè altrimenti ogni commento vostro verrà cancellato a priori senza nemmeno leggerlo! Siamo rusciti a fare conversazioni, discutendo naturalmente per la diversità di opionioni, però senza degenerare "nell'offesa reciproca".

Quindi o ci mettiamo in testa noi di questo blog e voi del vostro di darsi una regolata e fare una "convivenza pacifica" o sennò come già detto i vostri commenti verranno cancellati. Non di certo perchè la pensate diversa da noi, ma verranno cancellati perchè non è possibile che ogni post, qualsiasi cosa riguardi, sia una scusa per prendersi a cannonate. Ultimamente i commenti sono diventati un pò pesanti e l'ultima cosa che vogliamo è far diventare questo blog un ring su cui lottare all'ultimo sangue.

Per questo continuo a chiedere per favore di attenersi ai post ed evitare degenerazioni stupide, perchè fino a prova contraria di destra o sinista siamo tutte persone con un cervello.

Per tornare all'albanese che ti minaccia, pensi che se fosse un italiano la cosa sarebbe diversa? La legge non tutela lui perchè è albanese e te no perchè sei italiano, non ha senso.

E soprattutto. Gli stronzi e i delinquenti esistono sia albanesi sia italiani. Te parli di questa tua esperienza perchè hai avuto il caso di un albanese. Il vicino di un mio amico, italianissimo di Milano (il vicino), ha un figlio di 28/30 anni che per la sera di natale aveva fatto parcheggiare i suoi amici davanti al cancello di questo mio amico, il padre ha chiesto se le potevano levare e questo incazzato per la richiesta gli ha tirato un pugno. Si è risolto con un nulla di fatto.

La maleducazione e la grezzaggine fà parte dell'uomo (inteso com essere vivente) e non di una razza. quindi che siano italiani, albanesi o sudafricani troveremo sempre degli stronzi.

Basta vedere il fatto di Verona, o le Bestie di Satana, o la Bestia del Circeo, Pacciani e co. sono tutti fatti commessi da italiani!

Se poi mi dici che non esiste la certezza della pena e che gli sconti che vengono fatti sono troppi siamo d'accordo, ma vengono fatti in egual maniera agli italiani come agli stranieri.

Anonimo ha detto...

Vediamo di capirci;

Voi venite a fare guerriglia nel nostro blog, specie uno, nick per dirla tutta, e noi invece qui dobbiamo toglierci le scarpe e mettre le pattine? oh! - reciprocità -

Quanto vale per voi deve valere per noi.

Il primo a stralciare giudizi a vanvera, è stato nick.

Perchè, per la verità , con avanti ed altri, s'è parlato civilmente.

Fatta questa premessa, se nick non scrivesse proclami ideologici in puro stile B.R. , ci capiremmo meglio.

KciN ha detto...

Allora, ultimo commento, poi procedero alla cancellazione sistematica.

Sul votro blog ci sono venuto due volte soltanto, e non ho fatto nessun tipo di proclama.

Ora, visto che questi si sono ormai rivelati attacchi da adolescenti con troppo tempo libero, invece che commenti costruttivi, chiunque prosegua su questa linea e posti discorsi simili, in netto contrasto con il nostro regolamento, perderà il diritto di cittadinanza qui dentro.

E un altra cosa.Finchè si discute si discute e va bene.

Ma non ti azzardare mai più a prenderti liberta tali da darmi addirittura del terrorista stragista, razza di maleducato che non sei altro.

Vai a leggerti un buon libro e impara ad usare le parole.

Chiunque voglia portare argomenti per DISCUTERE è ben accetto.

Qualunque leone da tastiera con più ormoni che neuroni che voglia ledere la dignità degli amministratori o di terzi sarà perseguito a norma del regolamento, salvo casi palesemente indecorosi.

Anonimo ha detto...

Nooo, questa del manifesto della lega Nord me l'ero persa incredibile... è pazzesco!