Il Capo della Polizia Antonio Manganelli, è tornato a parlare sull'uccisione di Gabriele Sandri, il tifoso ucciso dall'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, domenica scorsa...
Le parole di Manganelli sono parole dure nei confronti della polizia, sono parole che però chiedono giustizia...
Gabriele Sandri è stato vittima di una leggerezza imperdonabile, quindi questa vicenda chiede una risposta tempestiva e trasparente. Inoltre, il fatto che la vittima avesse o meno una pietra in tasca non cambia assolutamente le colpe della polizia". Queste sono le ultime dichiarazioni del prefetto Antonio Manganelli sulla morte di Gabriele alla stazione di servizio di Badia al Pino in provincia di Arezzo. Manganelli, ribadisce il dolore per quella morte, ma anche l'intenzione di assicurare la verità e giustizia per quanto avvenuto.
Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, ha invitato tutti a non strumentalizzare la vicenda. Giustamente ha dichiarato che la morte di suo fratello è una vicenda che non ha nulla a che fare con il calcio, con la violenza negli stadi, con gli ultras, e che quindi i "tifosi" (quelli non sono tifosi) che hanno trovato in questo fatto, la scusa per demolire città e compiere atti vandalici, hanno appunto strumentalizzato la vicenda per dare soddisfazione alle loro demenze mentali.
Cristaino, descrive il comportamente di Spaccarotella come: "È accaduto che un agente di polizia si è sentito in diritto di tirare fuori dalla fondina la pistola e sparare due proiettili verso un'autovettura. Si dall'inizio il questore di Arezzo ha dato una versione falsa dell'uccisione di Gabriele: non capisco perché lo abbia fatto, saranno problemi suoi.". Cristiano ha poi ribadito che i legali della famiglia non agiranno contro il questore di Arezzo, anche se le parole stesse del questore, nella conferenza di domenica scorsa, hanno ucciso Gabriele per la seconda volta. Conclude le sue dichiarazioni affermando che nelle tasche di Gabriele non sono stati trovati sassi ma microformazioni calcaree.
Dalle ultime puntualizzazioni, sembrerebbe che nella macchina nella quale è stato ucciso il tifoso laziale, siano stati ritrovati, pietre e coltelli... Perchè questa notizia è apparsa solo 6 giorni dopo il fatto?!? Perchè non è stato comunicato subito?!? Che sia vera o falsa la notizia, e partendo dal presupposto che non cambia le carte in tavola, sono queste le notizie che devono trapelare subito. Non è assolutamente una scusa per uccidere una persona, non scarica la responsabilità di Spaccarotella, ma per cronaca è giusto che questi fatti vengano portati alla luce SUBITO...
La paura è che queste pietre e coltelli ritrovati, possano essere l'alibi, come la famosa pietra che avrebbe deviato il colpo che uccise Carlo Giuliani (proprio oggi 50000 persone hanno manifestato a Genova per chiedere giustizia sui fatti del 2001). Quella famosa pietra sembrava la "colpevole" della morte di Carlo (poi menomale fu smentita questa versione)... Questi oggetti ritrovati nell'auto, NON DEVONO assolutamente deviare le colpe di chi ha commesso il fatto, come non successe con quella pietra famosa fin troppo toccata da mani non autorizzate (è un video molto duro, ma veritiero).
sabato 17 novembre 2007
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4 commenti:
La cosa veramente interessante sarebbe capire come, se davvero era dall'altra parte della carreggiata, il poliziotto ha fatto a vedere il fantomatico sasso in tasca, o i coltelli in macchina..
Non penso che questi "ritrovamenti" scagionino un tutore della legge (e dunque qualcuno che dovrebbe essere un PROFESSIONISTA, non una persona qualunque, ma un PROFESSIONISTA), dalla responsabilità di aver ucciso (più o meno volontariamente sarà il giudice a stabilirlo)un ragazzo, mentre era in macchina ("Dettaglio" tutt'altro che secondario, dato che per il poliziotto non vi era nessun pericolo oggettivo che legittimasse l'uso dell'arma, il ragazzo non brandiva un'estintore, non assaltava una camionetta, stava semplicemente in macchina).
Spero che venga fatta Giustizia.
Secondo me si sta fraintendendo.
Questi ritrovamenti, che NON VOGLIONO GIUSTIFICARE ALCUN CHE, tendono solo a confermare il fatto che i ragazzi, gabriele comrpeso, che erano alla stazione dis ervizio non erano li solo per prendereil caffè.
Poi l omicidio è un altro discorso, sarebbe stato sbagliato, viste anche e sopratutto le modalità, anche se l' offesso avesse prima pesatato 50 persone!
Non si spara MAI ad altezza uomo verso bersagli non pericolosi!
Voi cosa ne pensate?
Quoto comunque Fabri e spero che non si usi questi ritrovamenti per addurre motivazioni strampalate e pretestuose..
Forse mi sono spiegato male io...
Sono d'accordissimo su quello che ha detto nick, cioè che evidentemente non erano proprio a prendere solo un caffè;
Sono d'accordo anche sul fatto che NON SI DEBBA MAI SPARARE AD ALTEZZA UOMO, soprattutto se si intende sparare da 70 metri, con il pericolo di colpire passanti, ed eventuali macchine in traiettoria (ricordiamo che il colpo ha attraversato ben 4 corsie di autostrada, con il pericolo di colpire appunto macchine innocenti).
Quello che purtroppo mi indigna, è il fatto che adesso si stia cercando di valorizzare questo possesso di pietre e coltelli, come un alibi. Durante il G8 di Genova, Carlo Giuliani si avvicinò alla camionetta della polizia, con un'estintore in mano, c'è chi dice che il pericolo per i poliziotti fosse imminente, chi dice che alla fine il pericolo fosse relativo, fattostà che l'omicidio di Giuliani, NON è PER NIENTE LEGITTIMATO.
E la mia annotazione era semplicemente per ribadire questo concetto, cioè che delle forze dell'ordine non possono, anzi non devono, ricorrere alle armi in situazione troppo ambigue... Ma anche per ribadire che questo fatto, NON DEVE LEGITTIMARE QUEI MENTECATTI DI ULTRAS A FARE I VANDALI.
Cmq apprezzo le parole di Manganelli, in quanto è il primo a chiedere giustizia, e il primo a scaricare la colpa del possesso di pietre e coltelli.
Vi chiederei se per piacere la discussione potesse essere trasferita sul Forum... sennò che s'è fatto a fare? Ciao mitici!
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