Con l’arrivo della bella stagione e le fresche serate estive, è sempre bello uscire a fare due passi, riempirsi i polmoni dell’aria frizzante al profumo dei glicini in fiore, incontrare gli amici per parlare di come andrà a finire Lost(1), gustare un gelato e pisciare nelle cabine dei Bancomat.
I più romantici, quelli che sopportano a malfatica la movida cittadina, preferiscono magari guidare la propria vettura per spostarsi nella quiete della campagna, abbassare i finestrini per respirare la bruma, ammirare la volta stellata e, al frinire dei grilli, chiedere al trans quanto vuole per farselo mungere.
Purtroppo queste sane abitudini, negli ultimi tempi sono seriamente minacciate - se non addirittura impedite - dal crescente degrado del nostro Paese e delle periferie delle nostre città, troppo spesso abbandonate nelle mani di individui senza vergogna, né rispetto, né cultura, che pretendono di controllare il territorio e la vita delle persone che vi abitano. I nostri quartieri sono ormai terra di conquista per popoli che dai propri luoghi d’origine si spostano in massa alla ricerca di privilegi e comodità che non meritano(2). E così gruppi di rumeni, macedoni, albanesi, unni, cimmeri, uruk-hai si sono impadroniti delle notti italiane(3), confinandoci entro le strette maglie della nostra paura.
Questa situazione fa il paio con la drammatica deriva delle nuove generazioni, i giovani(4), proprio coloro che dovrebbero garantire il futuro del Belpaese. Ormai fanno parte del parlare quotidiano termini come speed pusher, rave party, baby-gang, gang bang, facial cumshot, devolution.
Ognuno di noi ha avuto modo di sentir parlare di queste nuove forme di prevaricazione sociale nei numerosissimi servizi dei vari Tg(5), e il cambiare canale sbuffando non serve certo a nascondere l’oggettiva realtà dei fatti(6).
Si tratta di fatto di un’apocalisse civile e culturale apparentemente impossibile da riparare(7).
E fra questi fenomeni quello che più d’ogni altro è percepito come davvero preoccupante, al punto di far desistere tante brave persone dall’uscire la sera, è senza dubbio quello delle RONDE LEGHISTE.
Bene, noi vogliamo tranquillizzare i cittadini italiani che temono di imbattersi in squadre di dentisti in armatura, infissisti vestiti da Panoramix o concessionari Tata in tuta verde come l’enigmista di Batman.
Non temete, sono brave persone.
Persone come tutti noi, che sono stanche di cedere alle angherie delle varie mafie, che non possono più tollerare il silenzio dell’omertà e che non vogliono rendersi complici dei clientelismi che da sempre paralizzano l’Italia. E infatti siamo sicuri che le ronde con le spranghe in mano le facciano, oltre che ai giardini delle stazioni e sotto i portici dove dormono i barboni, anche sotto le case dei boss mafiosi come faceva Peppino Impastato. Altrimenti verrebbe da pensare che sono solo dei poveri vigliacchi ignoranti. E noi questo non lo prendiamo nemmeno in considerazione.
Persone che si sono stancate di essere vittime di cartelli di malviventi, di gentaglia della peggior specie che ruba, imbroglia, truffa e che sistematicamente non viene punita. Per questo siamo disposti a mettere la mano sul fuoco che le ronde le facciano, oltre che contro le bancarelle degli ambulanti extracomunitari, anche davanti alle banche, alle finanziarie, alle assicurazioni o agli studi e i negozi dei grandi evasori fiscali. Altrimenti una persona un po’ in malafede potrebbe pensare che siano solo degli sporchi razzisti, ignoranti e ottusi, e noi questo non vogliamo nemmeno sentirlo dire.
Persone che amano la giustizia e chiedono allo Stato solo ciò che dovrebbe essere da esso garantito: solo un po’ di sicurezza. Che si sono sentite tradite e abbandonate dalla grande truffa di leggi vergognose come l’indulto(8), grazie al quale sono usciti di galera tanti albanesi, rumeni e magrebini del cazzo. E non ci sarebbe bisogno di puntualizzarlo, ma siamo certissimi che le ronde le facciano anche sotto la sede dei loro alleati di Forza Italia, il partito con il più alto numero di inquisiti e condannati, quello che più di ogni altro ha voluto e beneficiato dell’indulto e il cui leader ha fatto di tutto per abbreviare i tempi di prescrizione e smantellare il già traballante sistema giuridico italiano.
Altrimenti qualche osservatore fazioso catto-comunista e statalista potrebbe sostenere che siano solo dei farabutti opportunisti al soldo del padrone. E noi siamo sicuri che non è così.
Persone ragionevoli dunque, non certo bifolchi esaltati pronti a sfogare una non meglio definita rabbia repressa contro il diverso, e capeggiati da leader populisti mossi da interessi enormi. Infatti, non si è vista nessuna ronda punitiva (ma neanche una manifestazioncina di protesta, o una semplice dichiarazione(9)) a stigmatizzare il drammatico pestaggio di Verona, durante il quale ad un ragazzo è stata fracassata la testa a calci e pugni da cinque pezzi di merda neofascisti, italianissimi figli della “Verona bene”. No, no. Queste persone sono talmente sensibili che davanti al vuoto orrore di questo delitto agghiacciante preferiscono evitare di commentare, per andare piuttosto a cercare conforto laddove sono abituate a trovarlo; gli anziani nelle chiese, i giovani nello spritz, i padri di famiglia nei viados(10).
D’altronde, come diceva Shakspeare: davanti alla morte, solo il silenzio.
Ecco: sono senz’altro questa profonda sensibilità e questa cultura umanistica, che hanno impedito a costoro di scagliarsi con decisione contro chi insinua la paura indefinita e fomenta l’odio politico e razziale per riscuotere un facile consenso elettorale. Altrimenti sarebbero solamente dei porci fascisti, disonesti e bugiardi. E noi questa possibilità non vogliamo nemmeno ipotizzarla.
Non temete, quindi. Gustiamoci le prossime passeggiate serotine a sorseggiare una bibita fresca, chi sul lungomare, chi nei parcheggi dei centri commerciali. I tempi sono sì difficili, ma c’è comunque chi pensa alla nostra incolumità ed è pronto a difenderci contro i pericoli della notte.
Già, ma chi controlla i controllori?
Alcuni sindaci illuminati, come quello di Cittadella, hanno stilato una lista di requisiti minimi per poter essere riconosciuti come cittadini di serie A e, come tali, difesi. Niente di trascendentale, basta avere un reddito sopra i 5000 euro all’anno e un’abitazione decente(11).
Lo scopo di questa puntualizzazione è naturalmente quello di escludere dalla vita civile categorie di persone socialmente pericolose come negri, barboni, zingari, pensionati, lavoratori precari, addetti ai call-center, disoccupati e studenti.
Che, per quanto li riguarda, possono andare tranquillamente a prenderselo nel culo o, peggio, rinchiudersi in casa a guardare il Tg2.
1. Questa è ancora una volta la dimostrazione che Gesù è la Salvezza.
2. Poveracci venuti in Italia convinti che fosse il Paese che vedevano nei programmi Mediaset per poi scoprire, con orrore, che era veramente così.
3. Precedentemente appannaggio, invece, di numerosissimi rasponi dedicati alle signore Guida Gloria, Cassini Nadia, Fenech Edwige.
4. In genere adolescenti analfabeti e aggressivi quasi quanto i concorrenti di “Amici”, ma comunque dotati di maggior talento.
5. Comunque subordinati a quelli sul papa, l’orsetto Knutt, il capriolo Luigi, il principino Uilliam e altri animali del cazzo.
6. Anche perché lo stesso servizio, montato magari in altra maniera e con l’aggiunta di un paio di troie arriviste, lo si trova pari pari nell’altro canale.
7. Almeno finché si farà di tutto per rimanere incivili e ignoranti come la merda.
8. O la Cirami, o la Gasparri, o la Bossi-Fini, o la Maccanico, il lodo Schifani, la Cirielli, la Pittelli e quella sul falso in bilancio.
9. Nessuna dichiarazione, cioè, che non minimizzasse la tragedia banalizzandola come una semplice rissa fra giovani.
10. E si chiude il cerchio.
11. L’abitazione è ritenuta decente se dotata di: tv a schermo piatto e parabola per Sky, decoder per il digitale terrestre, centrotavola in pizzo con sopra un vaso di begonie ben curate, foto di Padre Pio o del duce nel tinello, crocifisso sulla testiera del letto, tripudio di vongole con madonnina al neon sopra il comodino.
Autore: DONZAUKER
8 commenti:
baby-gang, gang bang, facial cumshot
via ora me le cerco su emule. magari trovo qualche bel filmino :P
Ora dalle ronde leghiste siamo passati alle ronde militari cittadine, mi sa che molti dovranno dire addio alle sane abitudini delle notti stellate...
ve lo immaginate un militare proibizionista che a mezzanotte non vi permetterà più di bere alcool???
Signori vi indico due posticini che meritano di essere visitati:
1 -Milano , viale jenner
2 -Milano, via paolo sapri
3 -Bergamo, via Quarenghi
4 -Brescia, via Milano
1 : adiencente la moschea. Schiamazzi notturni, frequenti risse, il sabato il traffico viene fermato dagli silamici che pregano fuori dalla moschea, consumando coerentemente con la loro religione, abbondanti dosi di birra, di cui lasciano i vuoti sui marciapiedi.
2 : ci si accoltellano i cinesi , o a volte ci si sparano, un giorno si e l'altro anche. Si segnalano tafferugli tra gli italiani inviperiti per il degrado e la comunità cinese. ormai quasi maggioritaria e ben decisa e espellere gli italiani dal quartiere.
3 - il sindaco di Bergamo, quel gran figlio di un partigiano di Bruni, s'è dovuto decidere a metterci un presidio fisso della Polizia Locale. Ci stazionano fisse oltre al presidio (tre agenti) altre due volanti della polizia di stato e una vettura dei carabinieri.
4 - mamma mia via milano.. indescrivibile. ormai è fuori controllo, risse continue di immigrati di origine etnica diversa, spaccio e prostituzione in pieno giorno.
Queste cose non le so per sentito dire, ma per conoscenza diretta.
No no no signori miei, dovete farci un giro in queste ridenti località, parlare magari con i pochi residenti italiani e chiedere a loro cosa pensano delle ronde.
ah! io vivo in un quartiere degradato.
Saluti.
Embè?
Stai dando ragione a chi la pensa come chi scrive.
Si vabbè...vi saluto che devo andare a fare un pestaggio di rom con il SUBV comprato con i soldi guadagnati evadendo il fisco...
"Notti magiche (inseguendo un rom)"
AH AH AH! Geniale!
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