sabato 7 giugno 2008

Il popolo dei casalesi

Di Sandro Ruotolo

Quando ho lasciato ieri sera Casal di Principe dopo il collegamento per Annozero, ho chiesto all'insegnante del liceo scientifico chi era quello straordinario ragazzo che ha letto la lettera "della seconda classe" contro la camorra. E lei mi ha detto che quando è andata in aula a chiedere di partecipare al collegamento, lui si era subito alzato e aveva detto: "io vengo". E un suo compagno: "così ti ammazzano" . E lui:"si muore una sola volta". Sono proprio felice che quella Casal di Principe costretta a vivere in ombra sia riuscita ieri sera a dire la sua. Avevo l'angoscia di trovarmi solo. I giornali e le televisioni locali avevano pubblicizzato l'evento ma i miei punti di riferimento della sfida per la legalità avevano paura di esporsi. Il clima è pesante e fino a quando non saranno catturati i killer che stanno agendo indisturbati, il popolo dei casalesi non può esser lasciato solo. Si, ci vuole la militarizzazione di quel territorio. A giorni, arriveranno anche gli investigatori, quelli che servono per catturare i camorristi. Ma la gente perbene ha bisogno di sentirsi tranquilla e quindi di vedere lo Stato in divisa, h 24, per un lungo periodo. Si sentono tutti bersagli. Dobbiamo fargli sentire che siamo vicini a loro.

2 commenti:

Pike ha detto...

Allucinante l'arringa di Santoro.
Ormai è ai con fini della realtà.

il Russo ha detto...

Che bella l'incoscienza di quel ragazzo, pike permettimi, che tristezza guardare le arringhe di Santoro e commentarle in un pezzo che ricorda la speranza di chi, nonostante tutto, ancora non si arrende.
A volte penso che il reale obiettivo di certa gente sia una pulizia etnica culturale, la trasmissione di giovedì sera ha dato molti spunti di riflessione, ma l'obiettivo per alcuni resta sempre lo stesso, che mestizia...