domenica 11 maggio 2008

Peppino e quei 100 passi...

100 passi separavano le vostre case; abitavi a 100 passi dalla casa del tuo esecutore, a 100 passi dalla morte...


Scena tratta dal film "I cento passi" molto bello


"La mafia è una montagna di merda"

Con queste parole Peppino Impastato si è sempre battuto nella sua lotta alla mafia.

La notte tra l'8 e il 9 maggio 1978, Peppino, giornalista, attivista antimafia ed ex militante di Democrazia proletaria, veniva assassinato dagli uomini di Gaetano Badalamenti detto "Don Tano"o "u'zu Tanu", capomafia nella città di Cinisi (Sicilia). Badalamenti fu uno dei rifondatori della Cupola Mafiosa intorno al 1970, insieme ad i vari Stefano Bontade e i boss Corleonesi: prima Luciano Liggio poi Salvatore Riina il quale rappresentava la famiglia di Corleone.

Peppino nel 1978 si candidò alle elezioni comunali nelle fila di Democrazie Proletaria, ma purtroppo morirà prima delle elezioni, qualche giorno dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi. Impastato venne ucciso con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale. Infatti, il 14 maggio del 1978 Peppino fu eletto consigliere comunale con 260 voti e la lista Democrazia Proletaria conseguì il 6%: fu la prima volta che gli elettori votarono un morto.

Dove sarebbe arrivata oggi la tua battaglia non lo potremo mai sapere, ma sicuramente hai dato il "LA" alla lotta contro la mafia... Grazie...


A te Peppino, a te che ci hai insegnato che bisogna ribellarsi a questa merda...

1 commento:

Anonimo ha detto...

parlando di mafia la mia solidarietà va a marco travaglio!