lunedì 21 aprile 2008

Fatto Sconcertante!

"Sfogliando" il Corriere.it, mi sono trovato davanti questo titolo:
«C'è gente che odia la camorra, io invece no, anzi a volte penso che senza la camorra non potremmo stare»

Bhè è inutile dirlo, appena letto mi sono lasciato scappare un: ma chi è questa testa di ..., questo ... !? Naturalmente sorpreso e incuriosito da queste dichiarazioni, leggo l'articolo, che riporto in seguito.

Temi choc in una scuola di Napoli: «La Camorra ci protegge»

«La camorra ci protegge, e se qualcuno vuole farci male i clan ci difendono». Parole scritte, secondo quanto pubblica il quotidiano Il Mattino, in un tema in classe da una alunna di 13 anni della scuola «Salvo D'Acquisto» di Miano, periferia nord del capoluogo campano. «Quando esco - scrive un coetaneo - vedo nel mio quartiere grandi mappaglie di persone che spacciano, ma a noi della zona ci proteggono». Temi scritti nella stessa scuola in cui è stato realizzato un fotoromanzo anticamorra. «Nel mio quartiere vedo di tutto, come droga, spacciatori ecc., ma non mi spavento. Noi cittadini siamo abituati - scrive un terzo alunno - C'è gente che odia la camorra, io invece no, anzi a volte penso che senza la camorra non potremmo stare, perché ci protegge tutti, pure il fatto che che tutti pagano il pizzo non è giusto, ma chi paga resta protetto». «Se qualcuno di un'altra zona avesse l'intenzione di farci del male o di ricattarci - scrive ancora la tredicenne - loro ci difendono, ma se c'è tra loro una discussione non guardano in faccia proprio a nessuno e ci vanno di mezzo persone innocenti».

I ragazzini mostrano di conoscere bene questi fenomeni, come lo spaccio di droga: «La camorra a Miano c'è e noi la conosciamo bene, perché si svolge tutto davanti a noi, come per esempio a spacciare la droga che è una cosa che noi vediamo tutti i giorni. Molti ragazzi cominciano a spacciare a 13 anni, diventano più importanti, e una volta che ci sei entrato non ne esci più e se provi a uscirne vieni ucciso».

Padre Fabrizio Valletti, rettore gesuita della chiesa Santa Maria della Speranza di Scampia, commenta così questi temi: «Non mi meraviglia. Sono elaborati del vissuto giovanile. Il sistema criminale di cui parliamo fornisce risposte concrete, spesso garantisce stabilitá economica e punti di riferimento territoriali. Bisogna partire da queste analisi, per moltiplicare punti di aggregazione e centri di formazione permanenti nelle aree di periferia». L'istituto è lo stesso dove i ragazzi hanno realizzato un fotoromanzo anticamorra per dire no alla criminalità e alle violenze striscianti che spesso subiscono solo perché studiano nel quartiere.

Sentire queste parole dalle bocche di alcuni 13 enni, fa molto male... Dovrebbe far riflettere un pò tutti. Sinceramente mi immaginavo dei bambini spaventati, con il terrore di questi malavitosi, con la paura di morire da un giorno a l'altro per qualche colpo volante... e invece no, c'è tutto forchè paura. Ragioniamoci un pò, perchè non si stà parlando di una Onlus che devolve tutto in beneficenza.

8 commenti:

Beca ha detto...

se i bambini scrivono cose del genere è anche colpa dei genitori, che sicuramente non saranno di quelle persone che combattoo la camorra, anzi..

Simulacra ha detto...

È allucinante, ma credo che il fenomeno si possa ampliare anche a livello politico, speso sento considerazioni del tipo "so che Berlusconi è disonesto e ruba, ma lo voto perché è in gamba"... Non so che dire.

Anonimo ha detto...

se fin da piccoli si pensano queste cose vuol dire che siamo messi proprio bene

Pike ha detto...

Vero, la camorra è radicata nella scoietà comapna, molto a fondo, cito SAVIANO , l'autore di Gomorra:

"Non si può parlare di mafia ad una sola parte politica. È un argomento sul quale non ci si può permettere di essere partigiani.."

e ancora :

"«Quando Veltroni mi ha chiamato nel suo ufficio al Campidoglio, abbiamo parlato a lungo di mafia e appalti. Mi disse che quello sarebbe stato uno dei primi punti della sua agenda». Promessa mantenuta? «Non mi sembra"

e ancora :

"«L'intellighenzia di sinistra dà sempre per scontato che la mafia stia dal-l'altra parte. Il complesso di superiorità applicato alla criminalità organizzata. Credersi immune dalle infiltrazioni, pensare che questo sia sempre e solo un problema degli altri."

Anonimo ha detto...

caro pike ci ritroviamo pure cuffaro in parlamento(guardate www.cuffarodimettiti.eu)... Come si può combattere la mafia con questi presupposti?
Se Mangano è un eroe, allora Borsellino, Falcone e tutti coloro che sono morti per mano mafiosa cosa sono???
La mafia è un problema di stato, ma lo stato a quanto pare non se ne preoccuperà più di tanto.
Alla pellaccia ci tengono tutti, che siano di destra, di centro, di sinistra, di sopra o di sotto e se giochi contro la mafia, la pellaccia la perdi se sei da solo.
Quanti sono in grado di rischiare la propria vita? Purtropppo pochi.
"Povero quel popolo che ha bisogno di eroi"
Questa frase è perfetta per il popolo italiano, un popolo che non ha mai valorizzato i suoi numerosi eroi.

KciN ha detto...

Interessante iniziativa:
http://www.corriere.it/cronache/08_aprile_18/spot_antiracket_ae32cce6-0d70-11dd-9f4c-00144f486ba6.shtml

Su Saviano..

Sei arrivato molto in ritardo

http://ilmacchi.blogspot.com/2008/03/la-grande-assente.html


Il popolo Italiano è anche un popolo litigioso e divisionista, reso (ciecamente e strumentalmente)fazioso dall' abrutimento mediatico-culturale perpetrato da Mediaset, che ha sensibilmente aumentato l inclinazione all' individualismo olranzista nostrano..

I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Anonimo ha detto...

Scrivo qui, per non impestare i thread più recenti, per rispetto a Avanti Bal, più che a certi saccenti:

http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E23%5E39042,00.html

Saluti.Pike

KciN ha detto...

Qui nessuno ti ha mai preso ad improperi.

Il rispetto lo devi a tutti.