venerdì 7 dicembre 2007

Braccia rubate al lavoro: Pierferdinando Casini

By Beppe Grillo e Stefano Benni

La rubrica dedicata a coloro che non si sa bene chi siano e che cosa facciano: Braccia rubate al lavoro.


Casini, chi è Casini?

Pierferdinando Casini esordisce come portaborse in giovanissima età. Lo si ricorda portare la borsa al parroco e al preside della scuola. I compagni lo battezzano Pierbidello.Pierferdi reagisce dicendo loro” schernitemi pure, ma un giorno sarò presidente della Camera “.

Subito democristiano, diventa portaborse e fedelissimo dell’onorevole Tesini, e si distingue nella battaglia contro il divorzio. Quando Tesini cade in disgrazia, Pierferdi lo molla e quasi nega di averlo conosciuto. Salta a piè pari alle dipendenze di Silvio Berlusconi.
Viene definito il bello della Dc e anche l’Anthony Perkins della destra moderata.

Lui si schermisce.

Ma è molto più pericoloso dell’attore di Psycho e, soprattutto, non si farà mai beccare. Si distingue per inciuci e legami con capitali bancari e operazioni immobiliari, e per l’abitudine di scroccare ovunque, non pagando in quanto onorevole. Inizia a studiare da maleminore. Ogni notte si trova con Pera, Bossi, e Storace e insieme studiano il copione del giorno dopo. Se Bossi spara grosso, lui modera, se Storace urla, lui minimizza, se Pera parla, lui fa finta di capirlo. Così si guadagna la fama, appunto di maleminore, e di meno destro dei destri della destra.

Lui si schermisce.

Ma la sua fama è largamente usurpata in quanto, sulla morale cattolica, è a destra di Torquemada.

Oggi non è più così bello e più che Anthony Perkins sembra Iggy Pop. A sinistra qualcuno lo trova quasi sopportabile, lui e Rutelli escono spesso insieme a comprare marsupi e borsette, una vecchia passione per entrambi. Per alcuni è il nuovo presidente del consiglio, per altri l’uomo che farà risorgere la Dc, per altri è un democristiano riciclato abbastanza ipocrita e falso, che non fa che obbedire da anni a ogni schifezza berlusconiana.

Lui si schermisce.


Frasi celebri:

“Solidarietà a Dell’Utri”, dopo la condanna a 9 anni per mafia il 12 dic. 2004.
“Chi avrà più tela da tessere, la tesserà”.
“O si cambia o si perde”.


Mandiamolo a lavorare.

5 commenti:

Bobbe Mallei ha detto...

Ci sei andato giù pesantino...cmq purtroppo hai fatto una descrizione reale di questo fantoccio...
Non ti scordare, però, di lottare sempre per la famiglia e la sicurezza...ahahahahahah
Come lui, del resto, che alla famiglia ci tiene e ce n'ha più d'una...

Popanzio ha detto...

bell'uomo, ma per la sua intelligenza, lo manderei volentieri a lavorare anchio... Magari a UOMINI E DONNE dalla De Filippi... Lì sì che può dire tutto ciò che vuole senza troppe conseguenze..

Fabri ha detto...

Uomini e Donne, Mezzogiorno in famiglia, Piazza Grande, Forum, Occhio alla Spesa, La prova del cuoco... un posto giusto c'è sicuramente!

Anonimo ha detto...

"Mandiamolo a lavorare. "
...in un bel campo di patate insieme a tutti i suoi amichetti!

Anonimo ha detto...

Concordo,con lui però tutti quelli che ogni giorno siedono vicino a lui.
Giorgio Partecipativo