martedì 19 febbraio 2008

Le responsabilità della politica



Nonostante avesse già stuprato tre bambine, in carcere c’è rimasto meno di un anno. Tornato in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare aveva solo l’obbligo di firma presso la stazione dei carabinieri. E qui, nel giorno di San Valentino, si è presentato tenendo per mano una bambina di appena quattro anni che, subito dopo aver lasciato la caserma, ha ripetutamente stuprato. Una storia al limite dell’incredibile quella che arriva da Agrigento. Protagonista un pizzaiolo di 45 anni, Vincenzo Iacono, lontano parente della sua ultima vittima che attualmente è ancora ricoverata all’ospedale San Giovanni Di Dio di Agrigento.



I carabinieri lo hanno arrestato il giorno dopo la violenza. La rabbia dei militari era tale che si è temuto che qualcuno volesse utilizzare le maniere forti già al momento della cattura. Davanti alla pizzeria di Iacono si sono infatti presentati oltre cinquanta carabinieri, compreso qualcuno che non era in servizio. Per evitare che la situazione potesse degenerare è dovuto intervenire personalmente il comandante della compagnia di Agrigento colonnello Mario Di Iulio. A sconcertare i militari, che probabilmente sono stati assaliti anche dai sensi di colpa per non essersi insospettiti nel vedere uno stupratore incallito tranquillamente in compagnia di una bambina, sono stati i particolari della violenza. La ginecologa dell’ospedale di Agrigento ha detto che «la bambina porta sul corpo i segni non di molestie ma di una violenza brutale e animalesca». In evidente stato confusionale era stata lei stessa a raccontare ai genitori quel che aveva dovuto subire. «Mi ha fatto tanto male», ha detto in lacrime.



La violenza si sarebbe consumata sull’automobile di Vincenzo Iacono che subito dopo aver firmato il registro dei carabinieri si è appartato in una zona di campagna. Al rientro a casa i genitori hanno capito subito che era successo qualcosa. La bambina era come assente, irrigidita, i pugni serrati e il viso tirato. Per alcuni minuti è rimasta chiusa nel silenzio poi, di fronte alle insistenze della madre, ha cominciato a raccontare ogni minimo particolare. E in ospedale i medici hanno constatato che era tutto vero. Non è escluso che in passato Iacono avesse già abusato della bambina. La madre si fidava di lui che, tra l’altro abita nello stesso stabile.


L’uomo andava a lavorare la sera dunque il resto della giornata restava in casa e si offriva per tenere la bambina. Giovedì le aveva detto: «Perché non mi fai compagnia? Debbo solo passare dai carabinieri e poi facciamo una passeggiata in macchina». La piccola lo aveva seguito senza immaginare a cosa stava andando incontro. Iacono 4 anni fa aveva stuprato tre sorelline di Aragona, una di 11 anni e due gemelle di 8. Anche in quel caso si trattava delle figlie di una coppia che l’uomo frequentava. Arrestato, era rimasto in carcere per meno di un anno, fino al marzo 2005. Scarcerato per scadenza dei termini di custodia cautelare era stato comunque condannato a 6 anni e 4 mesi ma non era tornato in cella perché intanto aveva presentato appello. Si era dunque trasferito ad Agrigento, dove aveva aperto una pizzeria ed era stato abile a non far trapelare nulla del suo passato.



(Alfio Sciacca)


Una giustizia poco funzionante è un vantaggio per gli intoccabili e una gogna per i cittadini.

Dobbiamo ribellarci a questo stato di cose e pretendere che i nostri Diritti siano rispettati e non calpestati.

6 commenti:

Beca ha detto...

l'ho già detto già nel blog di blicco..
il grosso problema dell'italia è la non-certezza della pena. Sapere che nell'eventualità di un reato c'è una pena certa (e dura) è un deterrente. In Italia si ammazza, si strupra, si investe ubriachi (e ti ridanno la patente dopo 2 mesi) e non succede mai nulla. Le carceri sono troppo piene? se ne fanno altri!
Non c'è soldi per i carabinieri o polizia? se ne spendono meno per le missioni all'estero
Non ci sono abbastanza giudici o tribunali? i soldi incassati grazie alla lotta contro l'evasione si reinvestono nella giustizia!

Ci vuole un governo che decida. (possibilmente bene)

Anonimo ha detto...

Non è possibile che siamo arrivati a questo punto, ci sono leggi molto più severe in Romania che in Italia e soprattutto, perchè vengono concessi sconti a certi pericoli pubblici?
Tanto si sa che appena escono ricominciano indisturbatamente a molestare innocenti.
Non ci credo più alla storia delle carceri troppo piene, e poi ti pare una giustificazione plausibile?
Comunque mi sembra di aver visto servizi su carceri nuove e totalmente inutilizzate, quindi... manca proprio la volontà di porre rimedio!

Anonimo ha detto...

Bah,ma la sinistra con la sua tradizione garantista e " buonista ",farà davvero mai rispettare le leggi,userà mai le "maniere forti"?
Veltroni, ve ne do atto,sta dicendo delle cose "interessanti".
Detto questo:parlare di castrazione chimica,è così "scandaloso" ?
In fondo si usa il termine " castrazione" ma è una cura farmacologica, è la pedofilia è una patologia psichica.
Non ci vedo nulla di strano,a parlare di "castrazione chimica". Voi?
Saluti.

caffenero.ilcannocchiale.it

KciN ha detto...

E' un provvedimento aberrante!

Non solo dal punto di vista umano, ma anche dal punto di vista penale, costituzionale e, direi, anche sociale.

Se avrai la pazienza di aspettare fino a domani sera ti dirò anche il perchè(ora non ho proprio tempo!)!
Fortuna che sono fresco fresco di riflesioni sul valore e funzioni della pena!

Ti faccio riflettere solo su una cosa: La cura psichiatrica per un depresso è la disarticolazione di gambe e braccia??

Attenzione che familiarizzare con certi assunti può portare (e storicamente ha portato) a delle conseguenze drammatiche per il tessuto sociale stesso!!

Anonimo ha detto...

Certa gente andrebbe giustiziata sul posto.
ciao
joe.d

Fabri ha detto...

Seee... cos'è si torna alla legge del taglione?! Te sei un ladro, ti taglio le mani, sei un assassino ti taglio le braccia e così via dicendo?!

Ma per favore!

Allora pensiamo realmente a quello che ha detto Novat, cioè la CERTEZZA DELLA PENA...
Innanzi tutto, se uno si fà i suoi anni in galera, qualcosa sicuramente imparerà, seconda cosa, non possiamo mandare ladri, stupratori ecc ecc in galera, senza intraprendere un processo di REINTEGRAZIONE NELLA SOCIETà, prima di liberarli! Non possiamo lasciare al fato la loro "vita nuova in società".

Quindi non possiamo parlare di castrazioni, taglioni, e altre brutalità, bisogna solo (cosa che è prevista) che la pena sia CERTA e che i carcerati vengano rieducati prima di essere reinseriti in società!