sabato 26 gennaio 2008

Regime e Libertà


Stiamo tutti respirando nuovamente quell' aria.

Mediaset è diventata un megafono propagandistico; ad intervalli regolari fa risuonare puntuali le campane della Cdl in lunghi assoli imperturbabili.

La stampa e le redazioni televisive iniziano marcare le loro attività censorie nei confronti dei Gironalisti che, rispettosi della Democrazia, del Pluralismo e dell' Imparzialità non tengono in giusta considerazione i contingenti interessi partitici.

E l' atmosfera,nel silenzio ineluttabile dei differenti, nuovamente si riempie di false promesse e di pericolosi progetti.

Berlusconi parte in quinta con entrambi.

Ma un osservatore attento ed allenato, non influenzato dalla demagogia e dalla sciarpa a pois, difficilmente si lascia ingannare.

Tra la folla in delirio (Una calca ormonalmente esaltata, di quelle che vedi ai raduni "trash" indetti frequentemente dall' ultima trasmissione-trampolino per il belloccio "camicia aperta e petto liscio", piuttosto che a un raggruppamento di cittadini intenti a carpire le future linee guida della nostra politca nazionale) volano parole grosse, ma vecchie.

«Ho in mente 10-12 disegni di legge da accompagnare con la data di approvazione» ci dici, tra i quali «uno per l'abolizione dell'Ici».

Ici, ossia Imposta Comunale [sugli] Immobili.Abolendo la quale, [insieme] con la linea economico-gestionale Tremontiana, il nostro stato vedrebbe crollare nuovamente i suoi bilanci.
E al problema della 4° settimana si aggiungerebbe pure quello della 3°.

Con un debito pubblico che supera il nostro Pil, vuoi pure abolire l' Ici?

Ma questo non se lo chiedono i tifosi, troppo intenti ad accalcarsi e ad esultare..e ahimè non glielo chiedono i giornalisti.

«uno sui giovani» aggiunge, senza specificazioni ulteriori.tre parole per il nostro futuro.
La demagogia non basta e, l' inventiva stavolta non soccorre a celare la desolazione dei contenuti dietro l' esaltazione della forma.

Forma che lascia presto spazio alla sostanza, negli argomenti che veramente stanno a cuore al entourage Berlusconiano:

«uno [disegno di legge] sulle intercettazioni» dice, ma questa volta non lascia cadere nel vuoto il contenuto.
«si potranno ordinare da parte della magistratura solo per indagini su terrorismo, mafia, camorra. Per il resto, a chi le ordinasse 5 anni prigione, a chi le eseguisse 5 anni di prigione, a chi le pubblicasse 2 milioni di multa all'editore».

Le motivazioni della soppressione, a favore di eventuali delinquenti politici, del nostro diritto alla repressione penale e alla corretta e libera informazione seguono subito dopo:

«Noi abbiamo cento motivi per dire no a questa invasione della vita privata».

Ancora una volta, forma e sostanza si intrecciano in un connubio unico, che rende Belrusconi capace di lanciare sassi verso i suoi obbiettivi designati, nascondendo sempre la mano.

Ma non questa volta e non per chi ti ascolta (invece di sentirti).

«Campagna elettorale per la libertà» la chiami.

Ma non per Noi, non per i tuoi concittadini, non per il tuo popolo.

Per te.

Non è per noi che vieti le intercettazioni, è per te.

Sacrifichi il nostro diritto Costituzionale alla corretta informazione giudiziaria a favore delle tue immunità, trasformandole non più in diritto del parlamentare allo schermarsi da azioni penali pretestuose, ma in vere e proprie garanzie di Impunità, sul cui altare sacrifichi le ragioni stesse della Giustizia e, inevitabilmente, la vita dei cittadini, che in una società senza regole costringi a vivere e lavorare.

Non tuteli la loro privacy, infatti, evitando che qualche magistrato ti intercetti mentre concupisci qualche giudice, ma li opprimi, facendo si che chi è preposto a far rispettare le regole e tutelare i diritti dei cittadini non possa usare tutti i mezzi possibili per bloccare lo spaccio di droga, la prostituzione, le rapine, gli omicidi, fino alla corruzione e concussione che, danneggiando gli interessi non solo Economici, ma anche Amministrativi, Politici e Sociali della nostra stessa comunità tutta impoveriscono le nostre strutture e svuotano di significato le nostre Istituzioni.

Da sedi strumentali alla libera affermazione della personalità di ognuno, a armi di imposizione coatta di interessi oligarchici.

Ci schiavizzi in nome di una Principio che di Libertà non ha nulla.

Tu vuoi legalizzare l' arbitrio indiscriminato, per uno Stato indifferente alle differenze inter soggettive, per un mercato cieco alle difficoltà delle piccole e medie imprese, per una società conformista e refrattaria agli stimoli dati dal confronto con le diversità, affermando un sistema dove la libera concorrenza e l' affermazione della meritocrazia cedono il passo al potere della spregiudicata lottizzazione, togliendo le basi per competere con la qualità contro chi accaparra senza merito ma con la prepotenza politico-economica.

Nel far passare i tuoi interessi come interessi vitali dei cittadini sei un Maestro.

Ci hai costretto piano piano a ripiegarci su noi stessi, a imbastardire la nostra educazione, rendendo il nostro spirito schiavo del contingente e non capace di liberarsi con coscienza critica dai modelli imposti giornalmente dalle masse mediatiche (di cui, contro ogni regola di libero mercato, detieni il monopolio.E anche per questo), non più capaci di educare ma solo di diffondere ciò che gli viene richiesto di diffondere: Donne di successo se senza reggi-petto, Artisti di spessore se senza dissenso.

In un paese dove un primario si sceglie per la tessera e non per la competenza, dove i dirigenti delle massime aziende pubbliche vengono promossi nonostante le banche rotte, il destino è uno solo ed è ben chiaro a tutti.

Se noi, dal basso, non iniziamo ad operare scelte diverse, scelte di cambiamento rispetto ai soggetti a cui fino ad ora abbiamo dato fiducia e che hanno prodotto niente altro che recessione e corruzione, non potremmo davvero chiedere con coscienza per noi o per i nostri figli un futuro dove si afferma l' impegno e si tutela il merito e l' ingegno.

La palla passa a noi.

Le decisioni di voto non devono nascere dalla chiacchiericcio da campagna elettorale, ma dalla osservazione dei fatti concreti, che hanno contraddistinto gli operati di ogni singolo attore Politico-Istituzionali durante tutte le passate legislature.

Abbiamo ancora tutti gli strumenti per farlo e la libertà per tradurlo in voto.

Non facciamoci ingannare.

Mettiamo al bando la furbizia.

1 commento:

Beca ha detto...

IO non capisco se la gente che vota berlusconi ha una cultura pari a quella di un comodino oppre sono tutti stipendiati da san silvio in persona.

proprio non li capisco. Un mio amico ha però fatto un osservazione giusta; nella prossima legislatura (sempre che venga eletto o che non muoia prima, speriamo!) inizierà veramente a fare qualcosa per cittadini.. il perchè è semplice: le leggi ad personam se l'è già fatte tutte!