Il caso De Magistris rientra in quella folta schiera di provvedimenti “legali”, ma sostanzialmente incostituzionali ed illegittimi.Posti in essere da chi?Eh si, da loro..Ancora una volta!
I “professionisti delle carte apposto” sono tornati e, questa volta, sono molto ben supportati.
Nelle loro schiere annoverano un Ministro della Giustizia-Sindaco, l’ uno e bino Clemente Mastella, che non si fa remore ad invocare l’ Art 14 della Legge Castelli sugli illeciti disciplinari dei magistrati, ogniqualvolta qualcuno o qualcosa attenti ai suoi interessi.Un governo di centro sinistra, che promette una magistratura indipendente e regala un ordinamento giudiziario di fatto filo-Castelliano.Un Associazione Nazionale dei Magistrati, che dopo anni di dissidi e proteste contro le riforme attuate dal precedente esecutivo, non ha alzato un dito o scioperato un secondo(La manovra di assorbimento all’ interno del Ministero di Grazia e Giustizia ha dunque funzionato?).Una stampa e un’ informazione radio televisiva, capitanata in primis dal Corriere della Sera (il cui consiglio di amministrazione ben esprime le istanze di confindustria e dell’ associazione bancaria italiana) e da un Gianni Riotta che, con il suo nuovo TG1, paventa scintille che ad oggi da altro non sono provocate che dall’ attrito delle sue logore ginocchia sui marmi di Viale Mazzini. Infine, un opposizione non solo inesistente, ma compiacente.
Chi troviamo, dall’ altra parte, a contrastare questo intero sistema?Magistrati descritti come “fiumi in piena”, “d’ assalto”, ma che in realtà fanno solo il proprio dovere.Qualche giornalista “fazioso ed ideologizzato”.E poi tanti poveri disgraziati, antipolitici e qualunquisti, che in quanto tali si ostinano ancora a sostenere quel vecchio codice ingiallito, anche detto COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA. Essa chiaramente afferma: art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”. Art. 25 “Nessuno può esser distolto dal giudice naturale precostituito per legge”. Art. 101 “La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge”. Art. 104 “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Art. 107 “I magistrati sono inamovibili”.Aggiungerei anche Art.54 “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onere”.
Carta canta.
Alla luce di tutto questo, non ci resta altro che manifestare, da bravi disgraziati, la nostra più profonda indignazione per l’ avocazione dell’ indagine “Why Not” ai danni del PM Dott. Luigi De Magistris.Provvedimento clamorosamente indecente già a partire dalla maldestra motivazione addotta a giustificarlo:Come si può, infatti, sottrarre l’inchiesta ad un Pubblico Ministero sulla base delle contestazioni, da quest’ ultimo subite e legittimamente rispedite al mittente, dell’indagato stesso?Come è possibile, alla luce dei nostri Principi Costituzionali, che le illazioni esternate da un inquisito, che si sentirà inevitabilmente minacciato, influiscano in questo modo sul corso delle indagini?E ancora..Ma se uno ci tiene ad apparire come innocente e a “scrollarsi il fango di dosso”, perché non si lascia giudicare? Cosa lo fa a fare il Ministro della Giustizia, se della stessa non si fida?E si che la ha riformata da poco!(Forse, pure lui avrà fatto una “porcata”!)
Evidentemente ci deve essere qualcosa sotto.D’ altra parte quando un reggente si permette di avocare l’ inchiesta e, senza motivazione alcuna, di trasferire pure il Capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo(“archivio vivente” del caso “Toghe Lucane”) e di rimuovere dall’ incarico Gioacchino Genchi, il super consulente informatico di De Magistris, senza nemmeno aspettare l’ arrivo del Procuratore della Repubblica designato, non si può proprio pensarla diversamente.
Non occorre particolare scaltrezza per constatare la contestuale compresenza di tutti gli indici sintomatici di una incontestabile situazione di scacco dello Stato di Diritto Costituzionale.
A quanti di noi credono fermamente nella Costituzione e nello Stato di Diritto, non resta che “resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave”.
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Ps: Un po’ di “letteratura” sulla vicenda:
_ La vicenda
_Alcuni dei personaggi coinvolti:
I “professionisti delle carte apposto” sono tornati e, questa volta, sono molto ben supportati.
Nelle loro schiere annoverano un Ministro della Giustizia-Sindaco, l’ uno e bino Clemente Mastella, che non si fa remore ad invocare l’ Art 14 della Legge Castelli sugli illeciti disciplinari dei magistrati, ogniqualvolta qualcuno o qualcosa attenti ai suoi interessi.Un governo di centro sinistra, che promette una magistratura indipendente e regala un ordinamento giudiziario di fatto filo-Castelliano.Un Associazione Nazionale dei Magistrati, che dopo anni di dissidi e proteste contro le riforme attuate dal precedente esecutivo, non ha alzato un dito o scioperato un secondo(La manovra di assorbimento all’ interno del Ministero di Grazia e Giustizia ha dunque funzionato?).Una stampa e un’ informazione radio televisiva, capitanata in primis dal Corriere della Sera (il cui consiglio di amministrazione ben esprime le istanze di confindustria e dell’ associazione bancaria italiana) e da un Gianni Riotta che, con il suo nuovo TG1, paventa scintille che ad oggi da altro non sono provocate che dall’ attrito delle sue logore ginocchia sui marmi di Viale Mazzini. Infine, un opposizione non solo inesistente, ma compiacente.
Chi troviamo, dall’ altra parte, a contrastare questo intero sistema?Magistrati descritti come “fiumi in piena”, “d’ assalto”, ma che in realtà fanno solo il proprio dovere.Qualche giornalista “fazioso ed ideologizzato”.E poi tanti poveri disgraziati, antipolitici e qualunquisti, che in quanto tali si ostinano ancora a sostenere quel vecchio codice ingiallito, anche detto COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA. Essa chiaramente afferma: art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge”. Art. 25 “Nessuno può esser distolto dal giudice naturale precostituito per legge”. Art. 101 “La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge”. Art. 104 “La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. Art. 107 “I magistrati sono inamovibili”.Aggiungerei anche Art.54 “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onere”.
Carta canta.
Alla luce di tutto questo, non ci resta altro che manifestare, da bravi disgraziati, la nostra più profonda indignazione per l’ avocazione dell’ indagine “Why Not” ai danni del PM Dott. Luigi De Magistris.Provvedimento clamorosamente indecente già a partire dalla maldestra motivazione addotta a giustificarlo:Come si può, infatti, sottrarre l’inchiesta ad un Pubblico Ministero sulla base delle contestazioni, da quest’ ultimo subite e legittimamente rispedite al mittente, dell’indagato stesso?Come è possibile, alla luce dei nostri Principi Costituzionali, che le illazioni esternate da un inquisito, che si sentirà inevitabilmente minacciato, influiscano in questo modo sul corso delle indagini?E ancora..Ma se uno ci tiene ad apparire come innocente e a “scrollarsi il fango di dosso”, perché non si lascia giudicare? Cosa lo fa a fare il Ministro della Giustizia, se della stessa non si fida?E si che la ha riformata da poco!(Forse, pure lui avrà fatto una “porcata”!)
Evidentemente ci deve essere qualcosa sotto.D’ altra parte quando un reggente si permette di avocare l’ inchiesta e, senza motivazione alcuna, di trasferire pure il Capitano dei Carabinieri Pasquale Zacheo(“archivio vivente” del caso “Toghe Lucane”) e di rimuovere dall’ incarico Gioacchino Genchi, il super consulente informatico di De Magistris, senza nemmeno aspettare l’ arrivo del Procuratore della Repubblica designato, non si può proprio pensarla diversamente.
Non occorre particolare scaltrezza per constatare la contestuale compresenza di tutti gli indici sintomatici di una incontestabile situazione di scacco dello Stato di Diritto Costituzionale.
A quanti di noi credono fermamente nella Costituzione e nello Stato di Diritto, non resta che “resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave”.
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Ps: Un po’ di “letteratura” sulla vicenda:
_ La vicenda
_Alcuni dei personaggi coinvolti:
Sottosegretario alla Giustizia Luigi Scotti
''Il facente funzioni'' Dolcino Favi 1
''Il facente funzioni'' Dolcino Favi 2
_ Le analisi della vicenda:
''Il facente funzioni'' Dolcino Favi 1
''Il facente funzioni'' Dolcino Favi 2
_ Le analisi della vicenda:
Peter Gomez
Salvatore Borsellino
Antonio Di Pietro (scorrete bene il sito)
REAZIONI DELLA POLITICA
Presidente Della Camera Bertinotti: tornare al rispetto rigoroso delle regole (Leggi "smetterle di violarle??''), evitare commendi e tacere
Prodi: Piena fiducia a Mastella
Presidente Della Repubblica: E' indispensabile evitare dichiarazioni e commenti che determinano sconcerto nella opinione pubblica
Veltroni: ??Chi, cosa, perché??Si!No!
Cicchitto: De Magistris, che ha in mano un provvedimento giudiziario molto delicato, fa proclami e interviste politiche, in sostanza si comporta come un soggetto politico impegnato con tutti i mezzi a sua disposizione, da quelli giudiziari a quelli politici, in una sorta di crociata. Insomma, ci troviamo di fronte ad un totale annullamento della terzietà del giudice (Ndr:Questa è bella!De Magistris è diventato un giudice!)
Boselli: Idem
Mastella: Basta fango, avanti l'inchiesta
(c'è da chiedersi perché siano cosi esigue le dichiarazioni su un tema di cosi centrale e vitale importanza per la vita democratico politica del nostro paese)
_ RISULTATO
_Gioacchino Genchi ( superconsulente informatico di De Magistris) e Pasquale Zacheo ( Capitano dei Carabinieri, archivio vivente del caso ‘’toghe lucane’’) rimossi dal reggente Dolcino Favi senza motivaizoni
E menomale che doveva andare avanti l’ inchiesta!
Per Approfondire…
_ Verbale Dell’ interrogatorio di De Magistris al super testimone Tursi Prato
_ Relazione di Gioacchino Genchi
_ Puntata AnnoZero “a ciascuno il suo”
_ Puntata AnnoZero “a Viso Aperto”
_ Puntata Report “Lo stato delle cose”
_ Intervista a Luigi De Magistris by ammazzatecitutti.org
Salvatore Borsellino
Antonio Di Pietro (scorrete bene il sito)
REAZIONI DELLA POLITICA
Presidente Della Camera Bertinotti: tornare al rispetto rigoroso delle regole (Leggi "smetterle di violarle??''), evitare commendi e tacere
Prodi: Piena fiducia a Mastella
Presidente Della Repubblica: E' indispensabile evitare dichiarazioni e commenti che determinano sconcerto nella opinione pubblica
Veltroni: ??Chi, cosa, perché??Si!No!
Cicchitto: De Magistris, che ha in mano un provvedimento giudiziario molto delicato, fa proclami e interviste politiche, in sostanza si comporta come un soggetto politico impegnato con tutti i mezzi a sua disposizione, da quelli giudiziari a quelli politici, in una sorta di crociata. Insomma, ci troviamo di fronte ad un totale annullamento della terzietà del giudice (Ndr:Questa è bella!De Magistris è diventato un giudice!)
Boselli: Idem
Mastella: Basta fango, avanti l'inchiesta
(c'è da chiedersi perché siano cosi esigue le dichiarazioni su un tema di cosi centrale e vitale importanza per la vita democratico politica del nostro paese)
_ RISULTATO
_Gioacchino Genchi ( superconsulente informatico di De Magistris) e Pasquale Zacheo ( Capitano dei Carabinieri, archivio vivente del caso ‘’toghe lucane’’) rimossi dal reggente Dolcino Favi senza motivaizoni
E menomale che doveva andare avanti l’ inchiesta!
Per Approfondire…
_ Verbale Dell’ interrogatorio di De Magistris al super testimone Tursi Prato
_ Relazione di Gioacchino Genchi
_ Puntata AnnoZero “a ciascuno il suo”
_ Puntata AnnoZero “a Viso Aperto”
_ Puntata Report “Lo stato delle cose”
_ Intervista a Luigi De Magistris by ammazzatecitutti.org
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